Altre News

L'Italia invecchia, servono investimenti in prevenzione, innovazione e nel settore delle Life Sciences per trovare un nuovo equilibrio 

Ti è piaciuto l'articolo? Condividilo:

Ripensare l’equilibrio tra economia, salute e longevità, considerando l’invecchiamento non solo come questione sanitaria, ma come sfida strutturale che incide su welfare, sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale e crescita del Paese.

L’intreccio peculiare di questi tre fattori fa dell’Italia - Paese tra i più longevi al mondo - un laboratorio avanzato a livello globale e rende prioritario un nuovo approccio di policy, basato su investimenti mirati, innovazione nelle Life Sciences e sviluppo inclusivo e sostenibile.

È l’indicazione emersa dalla prima edizione dell’evento di Pfizer “FUTURE – Economia, Longevità e Salute” che ha visto riuniti oggi a Roma, a Palazzo Wedekind, esponenti del mondo politico, accademico, scientifico, industriale e delle associazioni di pazienti, invitati a confrontarsi sulle sfide poste dall’invecchiamento della popolazione e dal calo demografico in Italia.

«La longevità rappresenta una trasformazione profonda e irreversibile della nostra società, che impone una nuova visione delle politiche sanitarie, economiche e sociali – ha ricordato Daniela Bianco, Partner The European House – Ambrosetti e Responsabile Healthcare Practice, TEHA Group – Costruire una società longeva in buona salute è indispensabile per non avere squilibri economici insostenibili nel tempo per l’intero sistema economico e sociale del Paese. Per questo serve un cambio di paradigma che metta l’interconnessione tra salute, economia e demografia al centro dell’agenda pubblica, aumentando gli investimenti in prevenzione e innovazione».



Un contesto globale segnato da shock multipli e instabilità permanente sta mettendo alla prova la capacità di risposta delle economie e dei sistemi sanitari. Dalla crisi pandemica alla stretta monetaria globale, dalle tensioni geopolitiche all’inasprimento delle barriere commerciali, l’accumularsi di fattori destabilizzanti sta ridisegnando in profondità le prospettive di crescita economica e la sostenibilità delle politiche pubbliche.

A tutto ciò si sommano gli effetti strutturali del cambiamento demografico specifico dell’Italia:l’invecchiamento della popolazione, l’aumento del tasso di dipendenza e la riduzione della forza lavoro stanno generando un doppio squilibrio – tra risorse pubbliche in calo e domanda di assistenza in crescita – che impone una ridefinizione urgente delle strategie di sostenibilità dei sistemi sanitari e sociali.


Prof. Alessandro Rosina

In Italia la speranza di vita nel 2024 ha raggiunto gli 81,4 anni per gli uomini e 85,5 per le donne. Tuttavia, questo straordinario traguardo demografico convive con un rapido e profondo processo di invecchiamento della popolazione. Secondo i dati Istat, al 1° gennaio 2025 l’età media degli italiani è pari a 46,8 anni, mentre il numero di over 65 ha raggiunto i 14,5 milioni (24,7% della popolazione). Entro il 2050, l’età media supererà i 50 anni e un terzo della popolazione avrà più di 65 anni, mentre il rapporto tra popolazione in età attiva e non attiva scenderà da 3:2 a 1:1.

Questa dinamica determinerà un profondo squilibrio tra generazioni, con effetti diretti su produttività, sostenibilità dei sistemi previdenziali, domanda di assistenza e servizi sanitari.

Inoltre, l'invecchiamento comporta costi sanitari più elevati. Secondo il Rapporto Meridiano Sanità di TEHA, le persone di età superiore ai 65 anni, sebbene rappresentino circa il 25% della popolazione italiana, assorbono circa il 60% della spesa sanitaria nazionale, un dato che potrebbe salire ulteriormente nei prossimi decenni, considerando l’incremento della speranza di vita e l’aumento dei casi di malattie croniche.


Rosanna D'Antona

Alla luce di queste sfide, il rafforzamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) rappresenta una priorità per garantire la sostenibilità del sistema sanitario italiano. L’investimento in prevenzione, innovazione tecnologica e ricerca scientifica emerge come la risposta più efficace per affrontare le sfide future.

La promozione di stili di vita sani e tutte le attività di prevenzione sono elementi essenziali per garantire un invecchiamento in buona salute, limitando l’insorgenza delle malattie e riducendo l’impatto sulla sostenibilità dei sistemi sanitari. Interventi di prevenzione, come l’adozione di alimentazione equilibrata, esercizio fisico regolare, immunizzazione e screening per malattie croniche, possono migliorare la qualità della vita, riducendo la pressione sul sistema sanitario e creando valore anche per il sistema economico.


Professor Ruggero De Maria

«L’attuale scenario sociodemografico impone una crescente attenzione al tema della prevenzione da parte delle istituzioni e della politica – ha sottolineato il Sottosegretario al Ministero della Salute Marcello Gemmato – Come Governo e Ministero della Salute vogliamo investire maggiormente in prevenzione e promuovere una più ampia consapevolezza tra i cittadini, affinché possano prevenire il conclamarsi di malattie, così da garantire migliori esiti di salute e allo stesso tempo salvaguardare la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale».

Per affrontare la sfida della longevità e rispondere in modo efficace alle sfide del cambiamento in un quadro economico difficile, di instabilità e incertezza, è fondamentale che venga riconosciuto il ruolo strategico del settore delle Life Sciences per la competitività del Paese.

Il settore delle Life Sciences è al centro di un ecosistema che favorisce la ricerca e l’innovazione, migliorando non solo la salute della popolazione, ma anche la produttività e l’occupazione. È necessario, tuttavia, potenziare l’attrattività del Paese per nuovi investimenti, migliorando le politiche fiscali e semplificando la burocrazia, per consolidare il ruolo dell’Italia come leader nel campo della salute e dell’innovazione in Europa e nel mondo.


Prof. Guido Rasi

«L’Italia sta attraversando una fase cruciale per ripensare il proprio modello di sviluppo e affrontare le grandi sfide legate alla longevità. In questo contesto, l’elaborazione del nuovo Libro Bianco della politica industriale rappresenta un’opportunità strategica per riconoscere il valore del settore delle Life Sciences come leva per la crescita del Paese – ha detto Özgür Yaziyurt, Country President, Pfizer Italia – Pfizer è parte integrante di questo ecosistema: con oltre 2.300 occupati, investimenti in costante crescita e un impegno solido nella ricerca clinica, vogliamo contribuire non solo al miglioramento della salute delle persone, ma anche allo sviluppo di un’economia della conoscenza e dell’innovazione».

Ti è piaciuto l'articolo? Condividilo:


Altri articoli della sezione Varie

Disturbo da gioco d'azzardo: in arrivo nuove soluzioni tecnologiche in soccorso dei profili fragili

Disturbo da gioco d'azzardo: in arrivo nuove soluzioni tecnologiche in soccorso dei profili fragi...

Il Prurito associato alla Malattia Renale Cronica: nuovo approccio dalla diagnosi alla cura

Il Prurito associato alla Malattia Renale Cronica: nuovo approccio dalla diagnosi alla cura

Il 20 giugno l'Italia si illumina di arancione per la Giornata Mondiale delle Distrofia Facio-Scapolo-Omerale

Il 20 giugno l'Italia si illumina di arancione per la Giornata Mondiale delle Distrofia Facio-Sca...

Interventi di cataratta più semplice e veloci con nuove tecnologie approvate in Europa

Interventi di cataratta più semplice e veloci con nuove tecnologie approvate in Europa

Da importazione parallela di farmaci risparmi per SSN e contrasto alle carenze. 

Da importazione parallela di farmaci risparmi per SSN e contrasto alle carenze. 

Shock anafilattico: in Italia ancora si muore, assicurare farmaci salvavita a tutti i pazienti a rischio

Shock anafilattico: in Italia ancora si muore, assicurare farmaci salvavita a tutti i pazienti a ...