Dopo due anni di trattamento con l’inibitore della colinesterasi galantamina, i pazienti con Alzheimer lieve o moderato mostrano un leggero peggioramento delle misurazioni del comportamento e della capacità di svolgere le normali attività quotidiane. E’ quanto emerso da uno studio presentato in occasione dell’Alzheimer’s Association International Conference (AAIC).
Gli esperti hanno arruolato 159 pazienti di età media pari a 71 anni, il 60% dei quali erano donne. Circa il 96% dei partecipanti Aveva ricevuto la diagnosi di Alzheimer e presentava la malattia da una media di 16 mesi.
Dopo un anno di terapia con il farmaco gli esperti hanno osservato un miglioramento del comportamento rispetto al basale, ma dopo 24 mesi i pazienti trattati con galantamina mostravano un lieve peggioramento delle funzioni cognitive (- 3 punti della scala Alzheimer's Disease Assessment). La riduzione non era comunque significativa.
Dopo due anni di trattamento gli esperti hanno osservato, inoltre, una riduzione di 0,6 punti della scala Bayer Activities of Daily Living scale. In questo caso la riduzione era significativa rispetto al basale (P0,001).
La terapia con galantamina è stata generalmente ben tollerata durante i due anni di studio. Gli eventi avversi più frequenti con il frmaco erano nausea (16%), problemi al sistema nervso centrale (13%) e depressione (11%). Trentasei partecipanti hanno presentato eventi avversi gravi tra cui anche due casi di sanguinamento gastrointestinale e gastrite che però si sono risolti senza complicanze.
Disease Progression in Patients With Mild-to-Moderate Alzheimer's Disease Treated With Galantamine: Results of a Two-Year Open-Label Study. Abstract P3-39