Gilead ha reso noti i risultati a 48 settimane di uno studio di fase II, denominato 236-0104, in cui veniva studiato un regime quadruplo sperimentale denominato Quad. Si tratta di un farmaco anti HIV a dose fissa che in una singola compressa riunisce elvitegravir, cobicistat e Truvada (emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato).
Il farmaco ha dimostrato un'attività antiretrovirale paragonabile a quella del triplo regime Atripla (efavirenz 600 mg, emtricitabina 200 mg e tenofovir disoproxil fumarato 300 mg), sempre di Gilead.

I dati dello studio sono stati presentati in occasione della 50ma Conferenza annuale sugli agenti antimicrobici e chemioterapici (ICAAC) a Boston.
A 48 settimane il 90% dei pazienti trattati con il regime Quad e l'83% di quelli trattati con Atripla hanno ottenuto una riduzione della carica virale inferiore a 50 copie/mL.

Analoga anche la safety dei due regimi: la percentuale di abbandoni dovuti a eventi avversi è stata infatti confrontabile nei due bracci. Nel gruppo di pazienti che hanno ricevuto il regime Quad si sono però verificati meno eventi avversi legati al trattamento, in particolare al sistema nervoso centrale, quali sogni anomali/incubi, vertigini e ansia.

"L'avvento di una compressa singola contenente un intero regime antiretrovirale ha aiutato molto la cura delle persone sieropositive, ma sono necessarie opzioni addizionali, soprattutto in quelle persone che manifestano spiacevoli effetti collaterali con le combinazioni esistenti", ha dichiarato il Dottor Richard Elion, ricercatore principale e Direttore del Centro di Ricerca Clinico Whitman-Walker di Washington, D.C. "Questi dati positivi di fase II suggeriscono che Quad potrebbe essere una importante opzione futura per le persone affette da HIV."

Durante il congresso ICAAC sono stati presentati anche i dati a 48 settimane dello studio 216-0105, un altro trial di fase II, che ha valutato sicurezza ed efficacia della combinazione atazanavir più cobicistat più Truvada verso atazanavir più ritonavir più Truvada. Dai risultati di questo studio è stato dimostrato che, a 48 settimane, i cambiamenti nel grado di filtrazione glomerulare che si erano evidenziati nelle prime fasi dello studio nei pazienti che avevano ricevuto il regime con cobicistat, sono rimasti stabili e comparabili con quelli che si sono osservati nel gruppo di pazienti che hanno ricevuto ritonavir.

I dati di questi due studi si sono aggiunti a quelli a 24 settimane presentati lo scorso febbraio in occasione della 17ma Conferenza sui Retrovirus e le Infezioni Opportunistiche (CROI), a San Francisco.
Gilead sta valutando anche cobicistat da solo come booster per altri antiretrovirali, in particolare gli inibitori della proteasi.

La compagnia farmaceutica americana ha recentemente avviato gli studi di fase III sul regime Quad studiato rispetto ad Atripla e ha recentemente concluso uno studio di fase III sul regime quadruplo rispetto a un regime di inibitori della proteasi. I risultati di questi due studi saranno presentati entro l'anno prossimo.