Nello studio di fase II MAHALO, il farmaco sperimentale di Roche lampalizumab ha ridotto del 20,4% a 18 mesi l’area di atrofia geografica in pazienti con la forma avanzata di degenerazione maculare secca legata all’età (AMD), senza particolari eventi avversi. Lo studio è stato presentato in occasione del 31° Meeting annuale dell’American Society of Retina Specialists di Toronto.

Come spiegato dagli esperti, l’AMD è la causa principale di cecità tra gli adulti di età superiore ai 55 anni nei Paesi sviluppati. Esistono due forme di AMD, quella neovascolare, umida o essudativa e quella secca. L’atrofia geografica è la forma avanzata di AMD secca ed è caratterizzata dalla perdita irreversibile di tessuto retinico nella macula che risulta in punti di cecità permanente nella visione centrale del paziente.

Otto milioni di persone nel mondo soffrono di atrofia geografica. Mentre, ad oggi, sono disponibili terapie efficaci per la forma umida di AMD, non esistono trattamenti approvati per l’atrofia geografica. Lo studio MAHALO  è il primo trial a mostrare l’efficacia di un farmaco inibitore del complemento (anti-fattore D) in pazienti con atrofia geografica.

Nello studio MAHALO, i partecipanti sono stati trattati con una iniezione di lampalizumab in un singolo occhio una volta al mese o ogni due mesi per un periodo complessivo di 18 mesi.

L’endpoint principale dello studio era il cambiamento dell’area di atrofia geografica a 18 mesi rispetto al basale, misurata attraverso autofluorescenza del fondo oculare (FAF).

L’efficacia di lampalizumab è stata osservata a partire dal sesto mese di terapia nel gruppo di pazienti che aveva ricevuto una iniezione intraoculare del farmaco una volta al mese e si è mantenuta fino a 18 mesi. In una specifica sottopopolazione di pazienti con atrofia geografica trattati con lampalizumab una volta al mese, che sono stati identificati mediante specifici biomarker, il tasso di progressione dell’atrofia geografica è stato ridotto del 44% (p<0,005) a 18 mesi. Di questi pazienti, quelli con una capacità visiva migliore al basale (20/50 – 20/100) la progressione dell’area di atrofia geografica si è ridotta del 54% (p<0,005) a 18 mesi a seguito della terapia con lampalizumab somministrato una volta al mese. Dei partecipanti allo studio MAHALO, il 57% erano positivi ai biomarker selezionati dai ricercatori.

L’incidenza di eventi avversi, come infiammazione intraoculare e aumento della pressione intraoculare era consistente con quella degli studi condotti su ranibizumab.

Lampalizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato diretto contro il fattore D del complemento, una proteasi coinvolta nella via alternativa (ACP) di attivazione del complemento. Polimorfismi genetici o iperattività di ACP sono implicati nello sviluppo della AMD, inclusa l’atrofia geografica.


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