Lo switch da efavirenz a darunavir potenziato con ritonavir (DRV/r) aumenta i livelli di vitamina D nei pazienti con HIV, in cui un deficit di vitamina può essere dannoso. A rivelarlo è uno studio appena presentato al secondo congresso congiunto della British HIV Association (BHIVA) e della British Association for Sexual Health and HIV (BASHH), a Manchester.

Il dato scaturisce da un'analisi dello studio MONET, tuttora in corso, un trial randomizzato di fase III che sta confrontando l'efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di darunavir/ritonavir 800/100 mg once daily rispetto a darunavir/ritonavir più due inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa (NRTI) in 256 pazienti con infezione da HIV, trattati in precedenza con un'altra terapia antiretrovirale.

I livelli di vitamina D al basale erano disponibili per 221 dei pazienti arruolati nello studio. Per questi soggetti sono stati quindi raccolti in modo prospettico campioni plasmatici dalla settimana 60 alla settimana 96. Al momento dello screening, il 78% dei pazienti presentava un deficit di vitamina D, il 20% in forma grave.
I livelli più bassi di vitamina sono stati riscontrati, come previsto, nei mesi invernali e sono risultati associati alla razza nera. Anche l'uso di efavirenz (P = 0,02) e zidovudina (P = 0.01) sono risultati associati a un maggior rischio di carenza di vitamina D.

Non sono state riscontrate differenze significative nei livelli di vitamina D tra i due bracci dello studio, ma la percentuale di pazienti con un deficit di vitamina si è ridotta complessivamente dal momento dello screening alla settimana 96.

Due anni di terapia con la doppietta DRV/r, da sola o in combinazione con due NRTI hanno portato a un aumento dei livelli medi di vitamina D. Gli aumenti più significativi  sono stati osservati nei pazienti che al momento dell'arruolamento hanno effettuato lo switch da efavirenz (n = 32; P = 0,007) o zidovudina (n = 40; P = 0,008) o entrambi (n = 16) rispetto a quelli trattati in precedenza con altri regimi antiretrovirali. In questo studio, dunque, il trattamento con efavirenz o zidovudina è emerso come un fattore di rischio significativo di deficit di vitamina D.

"Quest'analisi" hanno concluso gli Autori "evidenzia la necessità di studiare ulteriormente gli effetti dei diversi antiretrovirali sui livelli di vitamina D e sulle implicazioni cliniche del deficit di questa vitamina nei soggetti con infezione da HIV".

Reversal of Severe Vitamin D Deficiency After Switch From Efavirenz to Darunavir/Ritonavir in the MONET trial. Abstract P36

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