Più efficace verso alcuni ceppi di virus, più debole verso altri. Complessivamente, il vaccino anti-influenzale, nella stagione 2012-2013, ha avuto un'efficacia stimata del 50% verso tutti i ceppi influenzali per le categorie a rischio di popolazione per cui è raccomandato.

E' questo uno dei risultati che emerge dallo studio multicentrico I-Move sull'efficacia del vaccino, condotto in Germania, Irlanda, Portogallo, Romania e Spagna e pubblicato sul bollettino 'Eurosurvellance' del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).

In particolare, secondo i valori stimati dallo studio, il vaccino è stato efficace al 78,2% per l'influenza di tipo B, al 62,1% per l'influenza A(H1)pdm09, al 41,3% per l'influenza A(H3N2) e al 50,4% per tutti i ceppi influenzali per le categorie di persone per cui la vaccinazione è raccomandata. Anche nella stagione 2011-2012, il vaccino si era mostrato meno efficace verso il ceppo A(H3N2).

La minore efficacia verso questo ceppo, conclude lo studio, deve quindi spingere i ricercatori a migliorare i vaccini per proteggere meglio i soggetti a rischio di complicanze gravi. 

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