Ospemifene, un farmaco utilzzato contro la dispareunia (i rapporti sessuali dolorosi) nelle donne in postmenopausa, migliora anche altri sintomi dell’atrofia vulvare e vaginale legati alla menopausa, stando ai risultati di un'analisi secondaria di due studi pivotal di fase III presentati di recente al congresso della North American Menopause Society (NAMS), a Washington.
Il farmaco, un modulatore selettivo del recettore degli estrogeni (SERM), è stato approvato nel 2013 dalla Food and Drug Administration per il trattamento della dispareunia moderata-grave nelle donne in postmenopausa. Il mese scorso ha avuto l’ok anche dal Chmp, ma con un’indicazione leggermente diversa: il trattamento dell’atrofia vulvare e vaginale moderata-grave e sintomatica a causa della menopausa nelle donne che non possono fare una terapia con estrogeni.
Rispetto all’indicazione dell’Fda, l’analisi presentata al congresso americano indica che nelle donne in postmenopausa il farmaco allevia anche la secchezza vaginale, il prurito, l’irritazione e i dolori nella minzione.
"Il farmaco migliora la secchezza", ha detto Ginger Constantine, ricercatrice di EndoRheum Consultants, di Malvern (in Pennsylvania). Tuttavia, se si considerano i sintomi riferiti come più fastidiosi dalle pazienti al basale, si vede che si ottengono anche altri risultati, per cui il labeling del farmaco non riflette necessariamente tutti gli ambiti nei quali può essere utilizzato con successo, ha sottolineato la Constantine .
Per l'analisi presentata al congresso, la Costantine il suo gruppo hanno analizzato i dati di uno studio pivotal di fase III, randomizzato e in doppio cieco, durato 12 settimane, che ha coinvolto 826 donne in postmenopausa trattate con due diversi dosaggi di ospemifene orale (30 o 60 mg/die) oppure un placebo.
Anche se 544 donne lamentavano più di un sintomo al basale, l’endpoint primario del trial era miglioramento del sintomo più fastidioso. All’inizio dello studio, un terzo di tutte le partecipanti aveva secchezza vaginale; il 43% lamentava dispareunia e quasi un quinto soffriva di prurito vaginale e irritazione. Tuttavia, il sintomo più fastidioso è risultato la dispareunia, giudicata tale da quasi la metà del campione (il 45%).
Alla fine dello studio, nelle 120 donne che avevano citato la dispareunia come il loro sintomo più fastidioso i punteggi di gravità del disturbo sono risultati sensibilmente migliorati rispetto all’inizio (P = 0,023).
Tuttavia, anche la secchezza ha mostrato miglioramenti significativi, sia quando è stata valutata come sintomo più fastidioso sia quando non come sintomo più fastidioso (rispettivamente P = 0,001 e P = 0,021).
Il secondo studio pivotal analizzato dalla Costantine e i colleghi ha coinvolto 919 donne in postmenopausa trattate con 60 mg/die di ospemifene o placebo per 12 settimane, e stratificate in base al fatto che il sintomo più fastidioso fosse la dispareunia o la secchezza.
Rispetto al placebo, il miglioramento della secchezza come sintomo più fastidioso non risultato statisticamente significativo (P = 0,0803), ma il miglioramento rispetto al basale della secchezza moderata- grave sì (P < 0,001).
Dato che l’endpoint primario di entrambi gli studi era il miglioramenti del sintomo più fastidioso, al farmaco è stata data solo l'indicazione della dispareunia. Quanto alla mancata significatività statistica della riduzione della secchezza vaginale, la Costantino ha detto che le partecipanti erano autorizzati a utilizzare lubrificanti, e questo potrebbe aver interferito coi risultati.
Il miglioramento della dispareunia rispetto al placebo è risultato, invece, statisticamente significativamente migliorata sia quando si è considerato solo il miglioramento rispetto al basale sia quando la si è considerata come sintomo più fastidioso (P = 0,0003 e P < 00001, rispettivamente).
L’autrice ha poi segnalato che anche altri sintomi, come l’irritazione, il prurito e la minzione dolorosa, sono migliorati, ma senza raggiungere la significatività statistica in entrambi gli studi.
Alla luce dei risultati dell’analisi la Costantine ha concluso che l'indicazione limitata accordata dall’Fda a ospemifene è dipesa più dal disegno degli studi registrativi esaminati che non dalla sua incapacità di alleviare altri sintomi moderati-gravi.
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