Un nuovo Fans ha dato risultati promettenti, per ora sull'animale, nell'alleviare i sintomi dell'infiammazione, riducendo in modo sostanziale l'incidenza di sanguinamenti e danni intestinali, eventi avversi spesso provocati dagli agenti di questa classe.

Lo studio, pubblicato sul numero di marzo della rivista British Journal of Pharmacology, ha messo a confronto naprossene, uno dei Fans di più largo impiego, con il nuovo antinfiammatorio, ATB-346, sviluppato da un team della McMaster University di Hamilton, in Ontario (Canada), in collaborazione con un gruppo di chimici italiani.
L'equipe canadese è diretta da John Wallace, farmacologo e direttore del Farncombe Family Digestive Health Research Institute, presso la McMaster University, nonché proprietario della Antibe Therapeutics, la biotech coinvolta nello sviluppo del farmaco.

ATB-346 è un derivato del naprossene che rilascia acido solfidrico (H2S). Evidenze ottenute da studi su modelli animali hanno suggerito che, in piccole quantità, questa sostanza è gastroprotettiva e può accelerare la guarigione di ulcere pre-esistenti
Per valutare la sicurezza gastrointestinale e l'efficacia antinfiammatoria di ATB-346, i ricercatori lo hanno testato su ratti sia sani, sia colpiti da artrite e infiammazione.

Ne hanno inoltre valutato l'effetto su ratti con tratto gastrointestinale compromesso, un modello che mima lo scenario clinico nel quale i Fans vengono ampiamente utilizzati, causando danni quali sanguinamenti e ulcere.
Il nuovo farmaco si è rivelato efficace almeno quanto il naprossene nell'alleviare l'infiammazione nei modelli animali, e 100 volte più sicuro di quest'ultimo, avendo provocato danni esigui o nulli allo stomaco e all'intestino tenue.

Somministrato ai ratti con l'apparato gastrointestinale danneggiato, ATB-346 non ha causato alcun danno gastrico e, in più, ha migliorato la guarigione delle ulcere preesistenti, anziché inibirla.
Infine, a differenza del naprossene, l'antinfiammatorio sperimentale non ha avuto alcun effetto sulla pressione arteriosa in ratti ipertesi, suggerendo che il nuovo farmaco potrebbe essere più sicuro rispetto ai Fans convenzionali anche dal punto di vista cardiovascolare.
Secondo gli autori dello studio, i Fans che liberano acido solfidrico sembrano rappresentare un'alternativa promettente alle terapie esistenti per il trattamento del dolore e dell'infiammazione. Inoltre, sono in programma nuovi studi per valutarne le potenzialità in ambito cardiovascolare.

Lavoro pubblicato sul BJP
http://www.brjpharmacol.org/details/journalArticle/588553/Markedly_reduced_toxicity_of_a_hydrogen_sulphidereleasing_derivative_of_naproxen.html

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