Una terapia di mantenimento con pemetrexed (Alimta, Eli Lilly) in monoterapia o in combinazione con altri agenti è efficace e ben tollerato nei pazienti con carcinoma del polmone non a piccole cellule (Nsclc), non a cellule squamose. È la conclusione di uno studio dell'Università di Miami, presentato alla seconda European Lung Cancer Conference (Lung 2010), a Ginevra, un appuntamento cosponsorizzato dalla European Society for Medical Oncology (ESMO) e dalla International Association for the Study of Lung Cancer (IASLC).

Si tratta di una revisione retrospettiva di confronto tra i trattamenti per il Nsclc non squamoso avanzato, volta a determinare la sicurezza e l'efficacia di pemetrexed come terapia di mantenimento successiva a una terapia di prima linea sempre con pemetrexed.
Attualmente il farmaco è approvato sia in prima linea sia come mantenimento, ma in quest'ultimo caso è indicato nei pazienti in cui la malattia non sia in progressione e che hanno fatto una chemioterapia di prima linea a base di platino (senza pemetrexed).

L'analisi riportata a Ginevra ha riguardato 19 pazienti con Nsclc di stadio IIIB/IV sottoposti a una terapia di mantenimento con pemetrexed da solo o in associazione tra il gennaio 2008 e il gennaio 2010. In totale 15 pazienti hanno seguito almeno un ciclo di chemioterapia di mantenimento (numero mediano di chemioterapie di mantenimento: 5; range 1-18). I pazienti hanno ricevuto le seguenti terapie "front-line": 16 sono stati trattati con carboplatino in combinazione con pemetrexed e bevacizumab (uno in seconda linea), uno con cisplatino in combinazione con pemetrexed e bevacizumab, uno con carboplatino più pemetrexed e uno con pemetrexed e bevacizumab (come seconda linea).

Diciotto pazienti hanno completato la terapia di prima linea. In due si è osservata una risposta parziale, due sono andati in progressione e in 14 si è avuta una stabilizzazione della malattia. Su 15 pazienti che hanno effettuato la terapia di mantenimento con pemetrexed (14 in associazione con bevacizumab e uno in monoterapia), 13 avevano ricevuto il farmaco anche come prima linea.
A un follow-up mediano di 7 mesi (range 4-14), si è osservata progressione della malattia in quattro pazienti.
Gli eventi avversi di grado 3-4 (astenia, anemia e piastrinopenia) si sono manifestati in due pazienti trattati con la chemioterapia di mantenimento.
Gli autori hanno dunque concluso che la combinazione carboplatin/pemetrexed/bevacizumab come terapia di prima linea seguita da pemetrexed/bevacizumab come mantenimento ha offerto un beneficio ai pazienti con Nsclc non a cellule squamose ed è stata ben tollerata. Il team sta ora pianificando uno studio più lungo di follow-up.

Effectiveness and Tolerance of Maintenance Therapy in Patients With Non-Squamous Nonsmall Cell Lung Cancer (NSCLC). Abstract 247P

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