NITD609, un farmaco antimalarico sperimentale sintetizzato nei laboratori del Novartis Institute for Tropical Diseases, dopo oltre 30 anni è la prima molecola nuova e diversa da quelle esistenti.

Il farmaco, frutto di una ricerca internazionale tra diversi istituti, è infatti la prima molecola con meccanismo d'azione differente da quello dell'artemisinina e dei suoi derivati, farmaco antimalarico sviluppato nel 1970 e utilizzato come trattamento standard per la cura di tale malattia.
NITD609 fa parte di una nuova classe di molecole chiamate spiroindoloni. Tali composti inibiscono la sintesi proteica in P. Falcifarum, uno dei parassiti principali responsabili della malattia.

Il farmaco ha dato ottimi risultati sia in esperimenti in vitro che sugli animali ed entro un anno saranno avviati i primi test sull'uomo.

Il farmaco è stato sviluppato in oltre tre anni di lavoro congiunto di 30 scienziati provenienti da 5 paesi. Gli scienziati dei laboratori Novartis di San Diego nel 2006 sono partiti da 12mila e ne hanno poi selezionati 275 che avevano una certa efficacia sulle specie più temibili di parassiti che causano la malaria.
Scartando quelli che non erano efficaci sui ceppi resistenti, sono poi scesi a 17 famiglie di composti e ne hanno poi individuate una che sembrava quella più promettente, quella dei spiroindoloni.
Sono poi state sviluppate 200 varianti del composto iniziale per poi selezionarne una, chiamata con il codice NITD609.

NITD609 è risultato efficace sia contro i comuni agenti responsabili della malaria come P.falcifarum e P.vivax sia contro i parassiti resistenti ai comuni farmaci antimalarici. Inoltre il farmaco non ha dimostrato nessun effetto di tossicità su cellule umane infettate con il parassita responsabile della malattia. NITD609 agisce più rapidamente degli altri composti antimalarici e conserva le caratteristiche che gli permetteranno di essere prodotto sotto forma di pillole e in grandi quantità. Test condotti su roditori hanno mostrato che il farmaco era efficace nel 90% degli animali infettati con Plasmodium berghei.

Il prodotto è sviluppato per risolvere il problema della resistenza ai tradizionali farmaci antimalarici. Nel mondo, nel 2008, si sono verificati 247 milioni di casi di malaria e 880mila morti, la maggior parte fra i bambini africani a di sotto dei 5 anni.

Ti č piaciuto l'articolo? Condividilo: