Il microRNA, se sovraespresso nelle cellule tumorali sembra interferire con la capacità di trastuzumab (Herceptin, Roche) di controllare la proliferazione di cellule di carcinoma mammario in vitro. Lo evidenzia uno studio dell'M.D. Anderson Cancer Center di Houston (Texas) appena presentato al congresso dell'American Association for Cancer Research (AACR), a Washington.
"Il microRNA 21 sembra bloccare il gene PTEN" ha spiegato uno degli autori, Sumaiyah K. Rehman, durante la comunicazione dei risultati. Questo gene agisce come oncosoppressore ed è coinvolto nella regolazione del ciclo cellulare e dell'apoptosi. Quando è espresso normalmente, le cellule proliferano lentamente o smettono di crescere.
È noto, inoltre, che nelle cellule tumorali ci sono vie di traduzione del segnale alla base della progressione e della diffusione metastatica e il gene PTEN agisce come una sorta di ‘freno' per queste vie. Circa il 40% delle neoplasie mammarie mostra una perdita della sua attività ed è ben documentato il fatto che tale perdita è correlata a una prognosi sfavorevole nelle donne colpite da questo tumore.
Il microRNA influenza l'espressione genica agendo su specifici RNA messaggeri che, a loro volta, fan sì che la produzione delle proteine avvenga in modo corretto. L'interferenza dei microRNA può distrugger o alterare il normale meccanismo di sintesi proteica.
Lo studio presentato all'AACR ha dimostrato che in vitro la sovraespressione del microRNA 21 nelle cellule tumorali mammarie ha portato a un riduzione dei livelli di PTEN e, di conseguenza, a una resistenza al trastuzumab. Introducendo una molecola antisenso diretta contro il microRNA 21, si è invece ripristinata (o mantenuta) l'attività dell'anticorpo.
In tre linee cellulari tumorali che sovraesprimevano il recettore HER2, i ricercatori hanno introdotto il microRNA 21 e/o un microRNA di controllo. Le cellule sono poi state esposte al trastuzumab e si è visto che le cellule con livelli più alti di microRNA 21 mostravano un'espressione ridotta del gene PTEN ed erano significativamente più resistenti al farmaco rispetto ai controlli.
Gli autori dello studio hanno quindi cercato di stabilire la rilevanza clinica di questi risultati misurando i livelli di microRNA-21 nelle biopsie di 37 donne colpite da cancro al seno positivo all'HER2 e trattate con trastuzumab. Nelle sette pazienti coi livelli più alti di microRNA 21, sei avavano una malattia in progressione. Tra le 30 con livelli bassi o medi di microRNA 21, 22 avevano ottenuto una risposta obiettiva in termini di riduzione della massa tumorale o stabilizzazione della malattia, mentre otto erano in progressione.
Rehman S, et al, "MiR-21 upregulation in breast cancer cells leads to PTEN loss and Herceptin resistance" AACR 2010; Abstract 4033.
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