L'antibiotico torezolid fosfato (TR-701) si è dimostrato ben tollerato e ha portato a rapidi miglioramenti degli outcome clinici e microbiologici in pazienti con gravi infezioni complicate della cute e dei tessuti molli (cSSSI) in uno studio di fase II appena presentato al 20° ECCMID (European Congress of Clinical Microbiology and Infectious Diseases), appena conclusosi a Vienna.
Torezolid fosfato è un oxazolidinone di seconda generazione, attualmente oggetto di sviluppo da parte della californiana Tius Therapeutics per il trattamento cSSSI gravi e complicate provocate da batteri gram-positivi, specialmente ceppi resistenti come lo Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA).
Il nuovo antibiotico è in realtà un profarmaco che nel torrente ematico viene scisso e convertito nel principio attivo torezolid (TR-700).
Torezolid presenta le stesse caratteristiche positive del suo parente stretto linezolid, ma offre rispetto a questo diversi vantaggi, tra cui maggiore una potenza maggiore, una bassa frequenza intrinseca di resistenze, una farmacocinetica favorevole e minori interazioni farmacologiche
Nello studio presentato all'ECCMID, un trialmulticentrico, randomizzato e in doppio cieco, torezolid ha mostrato un attività da 4 a 16 volte superiore rispetto a linezolid nei confronti dei patogeni gram-positivi.
L'obiettivo dello studio era valutare il profilo di sicurezza e l'efficacia microbiologica di tre diversi dosaggi di torezolid fosfato (200, 300 o 400 mg una volta al giorno per 5-7 giorni), con particolare attenzione agli outcome clinici nel sottogruppo di pazienti con cSSSI gravi.
Di tutti i pazienti arruolati, 188 hanno ricevuto almeno una dose del farmaco in studio e su questa popolazione è stata valutata la sicurezza. Dopo la randomizzazione, 154 pazienti hanno mostrato un isolato patogeno responsabile della cSSSI al basale e hanno dunque formato la popolazione valutabile micorbiologicamente (ME) sui cui sono state valutate le risposte cliniche e microbiologiche.
Di questi soggetti, 82 soddisfacevano i criteri diagnostici di cSSSI grave e hanno quindi costituito la popolazione intention-to-treat clinicamente modificata (cmITT).
Nella popolazione ME al basale il patogeno più comune è stato Staphylococcus aureus (90%), nell'81%dei casi MRSA. Per tutte le dosi testate, alla visita ‘test of cure' (TOC, effettuata 4-14 giorni dopo la fine della terapia) l'eradicazione microbiologica è stata del 97,7% per tutti i patogeni, del 97,9% per l'MRSA e del 95,7% per lo Staphylococcus aureus meticillino-sensibile (MSSA).
Per quanto riguarda la riposta clinica, le percentuali di cura nella popolazione ME sono state comprese tra il 92,6% e il 100,0% per l'MRSA e tra l'88,9% e il 100% per l'MSSA. Da notare il fatto che nessuna di queste risposte cliniche e microbiologiche è risultata correlata alla dose di farmaco utilizzata.
Nel sottogruppo di pazienti con cSSSI gravi la percentuale di cura alla visita TOC nella popolazione cmITT è stata del 98-100%. In più, dal punto di vista microbiologico, nei 61 pazienti con isolati di S. aureus al basale (di cui l'85% MRSA) c'è stata un'eradicazione di tutti i patogeni del 100%.
Inoltre, in questa stessa popolazione, non sono state osservate differenze negli outcome clinici tra i tre diversi dosaggi di torezolid.
Sul fronte della sicurezza, i più comuni eventi avversi verificatisi durante il trattamento (TEAE) legati al farmaco sono stati nausea, diarrea, vomito e cefalea. Nessun paziente ha interrotto la terapia a causa di eventi avversi e non si è osservato un aumento dei TEAE all'aumentare della dose di antibiotico. Inoltre, nei cinque pazienti che hanno manifestato eventi avversi seri, nessuno è stato considerato legato al farmaco.
Tutti e tre i dosaggi studiati hanno portato a un rapido miglioramento di tutti i parametri valutati, dimostrando di avere uguale efficacia. Questi dati clinici e microbiologici, in aggiunta a quelli di farmacocinetica e farmacodinamica, supportano quindi l'impiego di torezolid per os per il trattamento dei pazienti con cSSSI al dosaggio minimo efficace, pari a 200 mg/die.
Forte di questi risultati, l'azienda inizierà a breve i test di fase III.
Safety Profile of Oral Torezolid Phosphate 200, 300, or 400 mg Once Daily in an Acute Complicated Skin and Skin Structure Infection, Phase 2 Study. Abstract P1554.
Oral Torezolid Phosphate in the Treatment of Severe Complicated Skin and Skin Structure Infections in a Phase 2 Dose-Ranging Study. Abstract P1556.
Microbiological Efficacy of Torezolid Phosphate in Patients With Complicated Skin and Skin Structure Infections. Abstract P1592
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