Nei pazienti con ipertensione arteriosa polmonare (Iap) grave che restano sintomatici nonostante il trattamento con farmaci specifici per la patologia, l'aggiunta di treprostinil, per via inalatoria (Tyvaso, United Therapeutics) a queste terapie orali migliora la capacità di esercizio e la qualità di vita, oltre a essere sicuro e ben tollerato. Lo dimostra uno studio di fase III coordinato da Vallerie V. McLaughlin della University of Michigan di Ann Arbor, e pubblicato da poco sul Journal of the American College of Cardiology.
Nonostante la disponibilità di farmaci efficaci di tre diverse classi farmacologiche - analoghi della prostaciclina, tra cui appunto treprostinil, antagonisti del recettore dell'endotelina e inibitori della fosfodiesterasi - la Iap è ancora una malattia inguaribile e gli outcome sono lontani dall'essere soddisfacenti. Finora sono stati eseguiti quattro studi controllati e randomizzati su terapie combinate, che hanno fornito risultati contrastanti, mentre studi su terpositinil per via sottocutanea o endovenosa hanno mostrato alcuni benefici, ma anche messo in evidenza la possibilità di effetti avversi legati a queste modalità di somministrazione.
Lo studio pubblicato su JACC, un trial randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo, denominato TRIUMPH, (Treprostinil Sodium Inhalation Used in the Management of Pulmonary Arterial Hypertension) ha dunque voluto valutare se l'aggiunta di treprostinil potesse dare benefici a pazienti con Iap già in terapia con bosentan (nel 70% dei casi) o sildenafil (30%). Tutti i 235 partecipanti avevano sintomi di classe III (98%) o IV secondo la classificazione della New York Heart Association (NYHA) e la distanza percorsa a piedi in 6 minuti (6MWD) era compresa tra 200 e 450 m.
Dopo 12 settimane di trattamento combinato con bosentan o sildenafil, l'aggiunta di treprostinil ha portato a un miglioramento statisticamente significativo del picco della 6MWD rispetto al placebo (mediana 20 mm, P=0,0004). I benefici risono manifestati già prima, dopo 6 settimane di terapia, e sono stati maggiori nei pazienti che al basale avevano valori peggiori di 6MWD. Inoltre, la qualità della vita (valutata con il questionario Minnesota Living with Heart Failure) è risultata significativamente migliorata nel gruppo trattato con treprostinil (P<0,05).Nessuna differenza significativa, invece, per quanto riguarda gli endpoint secondari, tra cui il tempo al peggioramento clinico, il Borg Dyspnea Score, i segni e sintomi della Iap.
Il farmaco è risultato in genere sicuro e ben tollerato, senza dare vibrazioni clinicamente significative dei test di funzionalità polmonare, dell'Rx torace o dei parametri di laboratorio.
"I miglioramenti osservati in questi pazienti con malattia avanzata, ma non ancora in fase terminale, trattati con treprostinil per via inalatoria" scrivono gli autori nello studio "suggeriscono che questi soggetti hanno ancora dei margini di miglioramento e che il farmaco può rappresentare un'utile aggiunta nell'armamentario terapeutico a disposizione per la cura di questa grave malattia".
Treprostinil è un analogo di sintesi della prostaciclina che agisce provocando una vasodilatazione a livello polmonare e prevenendo la formazione di coaguli. Il farmaco è approvato dall'estate scorsa negli Stati Uniti per il trattamento della Iap, mentre in Europa l'azienda produttrice ha ritirato circa due mesi fa la domanda di registrazione per problemi legati a una non-compliance con le regole di buona fabbricazione (Good Clinacl Practices, GCP) dei siti produttivi.
McLaughlin V, et al "Addition of inhaled treprostinil to oral therapy for pulmonary arterial hypertension: a randomized controlled clinical trial" J Am Coll Cardiol 2010; 55: 1915-22, doi:10.1016/j.jacc.2010.01.027
http://content.onlinejacc.org/cgi/content/abstract/55/18/1915
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