Una nuova combinazione di farmaci per trattare la tubercolosi multiresistente potrebbe riaccendere le speranze nella lotta contro questa malattia, che miete 1,4 milioni di vittime ogni anno. Lo dimostra uno studio di fase II pubblicato su The Lancet e presentato in occasione della Conferenza internazionale sull'Aids a Washington.

Si tratta della combinazione  di un nuovo farmaco (chiamato PA-824) e due diversi antibiotici già utilizzati (moxifloxacina e pirazinamide). Il vantaggio di questa combinazione è che può essere utilizzata nei pazienti con ceppi di M. tubercolosis farmacoresistenti (Mdr-Tb) e anche nei soggetti con infezione da HIV affetti da tubercolosi che sono sotto terapia antiretrovirale (alcuni farmaci per la Tbc, come la rifampicina, non si possono assumere insieme ai farmaci anti-Hiv).

Gli esperti della Stellenbosch University in Sud Africa hanno randomizzato 85 pazienti con tubercolosi senza complicanze polmonari, con sensibilità ai farmaci per la malattia a ricevere bedaquilina, bedaquilina-pirazinamide, PA-824-pirazinamide, bedaquilina-PA-824, PA-824-moxifloxacina-pirazinamide o il trattamento standard per la tubercolosi.

L’endpoint principale dello studio era l’indice EBA (early bactericidal activity) dopo due settimane di terapia, valutato attraverso la riduzione delle CFU (unità formanti colonie) di M. tubercolosis per ml di espettorato prelevate giornalmente.

Il punteggio EBA medio a due settimane per la combinazione di PA-824-moxifloxacina-pirazinamide (n=13; 0,233 [SD 0,128]) era significativamente superiore a quello ottenuto dai gruppi assegnati alla sola bedaquilina (14; 0,061 [0,068]), bedaquilina-pirazinamide (15; 0,131 [0,102]), bedaquilina-PA-824 (14; 0,114 [0,050]), ma non a PA-824-pirazinamide (14; 0,154 [0,040]), e comparabile a quello ottenuto con la terapia standard (10; 0,140 [0,094]).

I risultati dello studio mostrato che la nuova combinazione di farmaci potrebbe uccidere più del 99% dei batteri che causano la tubercolosi entro due settimane di terapia anche nei pazienti con tubercolosi farmaco resistente o con sensibilità ai farmaci attualmente disponibili per la malattia.

In base a questi risultati la combinazione di PA-824, moxifloxacina e pirazinamide potrebbe essere un trattamento efficace per le forme resistenti o suscettibili di tubercolosi.

PA-824
PA-824 è una nuova molecola che interagisce con due enzimi di M. tubercolosi, Ddn e un suo cofattore. Interagendo con queste molecole il nuovo farmaco induce la produzione di ossido nitrico, un composto altamente reattivo che favorisce la morte del microrganismo responsabile della tubercolosi. I ricercatori hanno notato anche che la produzione di NO è maggiore quando i livelli di ossigeno sono bassi e questo farebbe della molecola un'ottima arma contro la forma dormiente della Tbc, nella quale i batteri vivono in un ambiente quasi del tutto anaerobico.
A rendere il PA-824 un buon candidato per la sintesi di farmaci vi è anche il fatto che nelle cellule umane non sono presenti le due molecole che fanno innescare la produzione di NO, e il farmaco sarebbe quindi sicuro.

Il farmaco appartiene alla classe dei nitroimidazoli biciclici e si è dimostrato in grado di sfruttare il metabolismo del Mycobacterium tubercolosis per distruggerne la cellula. La molecola si differenzia dai trattamenti già esistenti perché uccide sia i ceppi a crescita lenta sia quelli a crescita rapida; inoltre, nei test in vitro è apparsa promettente anche contro i ceppi multiresistenti.

Tubercolosi multiresistente
Circa un terzo della popolazione mondiale è venuto a contatto con il batterio che causa la tubercolosi. Nella maggior parte dei casi l’infezione rimane latente per molti anni, ma il microrganismo patogeno può riattivarsi a seguito di altre infezioni o gravi problemi di salute.
La tubercolosi rappresenta un problema serio anche nei Paesi più sviluppati in quanto necessita di cure prolungate e i pazienti molto spesso interrompono la terapia per la scomparsa dei sintomi durante il trattamento e questo favorisce lo sviluppo dei batteri resistenti.

Nel 2010 si sono verificati 650.000 casi di tubercolosi multi resistente e 150.000 persone muoiono ogni anno a causa di questo problema. Attualmente non esistono terapie in grado di controllare in modo adeguato le infezioni da batteri resistenti.

Andreas H Diacon et al., 14-day bactericidal activity of PA-824, bedaquiline, pyrazinamide, and moxifloxacin combinations: a randomised trial, The Lancet, Early Online Publication, 23 July 2012, doi:10.1016/S0140-6736(12)61080-0
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