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Dal generico al biopharma: 3mila esuberi per la trasformazione strategica di Teva

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Teva Pharmaceutical Industries ha annunciato un'importante ristrutturazione aziendale, con l'obiettivo di ridurre i costi di 700 milioni di dollari entro il 2027 e raggiungere un margine operativo del 30%. Questo piano prevede il taglio di circa 2.900 posti di lavoro, pari all'8% della forza lavoro globale, che attualmente conta poco più di 36.000 dipendenti.

La decisione si inserisce in una più ampia strategia di trasformazione, volta a spostare l'attenzione dell'azienda dai farmaci generici verso un portafoglio più innovativo. Il CEO Richard Francis ha sottolineato l'importanza di modernizzare l'organizzazione, ottimizzare l'allocazione delle risorse e razionalizzare le spese esterne. In particolare, la riduzione del personale rientra nell'ambito della semplificazione della rete produttiva, che passerà da 35 a 30 siti entro il 2027.

Crescita nel settore dei farmaci innovativi
Parallelamente alla ristrutturazione, Teva ha registrato una crescita significativa nel segmento dei farmaci innovativi. Nel primo trimestre del 2025, le vendite di questi prodotti sono aumentate del 39% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 589 milioni di dollari. Tra i principali contributori a questa crescita vi sono Austedo (deutetrabenazina), utilizzato per il trattamento della corea di Huntington, con un incremento del 39% in valuta locale e vendite per 411 milioni di dollari, principalmente negli Stati Uniti. Anche Ajovy (fremanezumab), destinato alla prevenzione dell'emicrania, ha visto un aumento del 26% in valuta locale, con ricavi pari a 139 milioni di dollari. Infine, Uzedy (risperidone a rilascio prolungato), impiegato nella schizofrenia, ha generato 39 milioni di dollari.

Il ruolo dei farmaci generici
Nonostante l'orientamento verso l'innovazione, Teva continua a considerare i farmaci generici come una componente fondamentale del proprio business. Nel primo trimestre, le vendite in questo segmento sono aumentate del 3%, raggiungendo i 2,3 miliardi di dollari. Il CEO Francis ha evidenziato come la presenza di una solida divisione generici contribuisca a finanziare l'innovazione e a mantenere una disciplina nei costi.

Prospettive future e sfide del mercato
Guardando al futuro, Teva prevede per l'intero anno un fatturato compreso tra 16,8 e 17,2 miliardi di dollari, con un utile per azione stimato tra 2,45 e 2,65 dollari. Tuttavia, l'azienda si trova ad affrontare sfide legate al contesto macroeconomico e alle politiche commerciali. In particolare, l'eventuale imposizione di dazi sui farmaci generici da parte dell'amministrazione statunitense potrebbe costringere Teva ad aumentare i prezzi, a causa dell'incremento dei costi. Il CEO ha dichiarato che, sebbene l'azienda benefici di una catena di approvvigionamento prevalentemente basata negli Stati Uniti, Israele ed Europa, l'impatto di tali dazi potrebbe essere significativo, soprattutto considerando i margini ridotti tipici del settore dei generici.

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