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Innovazione digitale e sostegno alla ricerca nelle neuroscienze, l'impegno di Novartis

Il Congresso della Societā Italiana di Neurologia in versione digitale č stata l'occasione per Novartis per presentare il suo concetto di innovazione applicato alla medicina, un modo di reimmaginare il futuro della gestione delle patologie neurologiche.

Il Congresso della Società Italiana di Neurologia in versione digitale è stata l’occasione per Novartis per presentare il suo concetto di innovazione applicato alla medicina, un modo di reimmaginare il futuro della gestione delle patologie neurologiche.

Digital transformation e terapie geniche sono due declinazioni dell’impegno dell’azienda nel trattare e curare in modo nuovo patologie dal grande impatto sociale ed economico, quali la sclerosi multipla, l’emicrania e l’atrofia muscolare spinale (SMA), per continuare a dare risposte concrete ai bisogni insoddisfatti dei pazienti.

Un’esperienza di oltre 70 anni, quella di Novartis nelle neuroscienze, che oggi si arricchisce delle competenze di Novartis Gene Therapies, leader mondiale nelle terapie geniche, che ha recentemente visto l’inserimento della sua terapia per la SMA tra i medicinali erogabili a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale per il trattamento entro i primi sei mesi di vita di pazienti con diagnosi genetica (mutazione bi-allelica nel gene SMN1 e fino a 2 copie del gene SMN2) o diagnosi clinica di SMA di tipo 1.

È in ambito pediatrico anche la prima terapia orale approvata per il trattamento dei bambini, da 10 anni in su, con diagnosi della forma recidivante di sclerosi multipla, ad oggi l’unico trattamento il cui profilo di sicurezza è stato specificamente studiato nei bambini e negli adolescenti con diagnosi di SM recidivante-remittente.

L’incessante impegno di Novartis nella sclerosi multipla ha portato, inoltre, allo sviluppo del primo e unico trattamento orale indicato per i pazienti affetti dalla forma secondariamente progressiva (SMSP) con malattia attiva, e della prima e unica terapia che può essere auto-somministrata in ambiente domestico, mirata sui linfociti B, recentemente approvata dall’FDA, per le persone con forme recidivanti di sclerosi multipla (SMR).

Mentre a livello internazionale Novartis prosegue la sua evoluzione verso un’azienda farmaceutica focalizzata su piattaforme terapeutiche avanzate e scienza dei dati, con l’obiettivo di trasformare il modo di scoprire e sviluppare farmaci, in Italia, complice l’emergenza sanitaria che ha messo a rischio la gestione di molte patologie, Novartis ha realizzato progetti che, attraverso l’utilizzo di app e piattaforme digitali, consentono di fare visite virtuali (telemedicina) e monitoraggio delle patologie.

Tra questi rientra il progetto ViVA, un operational model per effettuare visite virtuali ed evaluation neurologiche a distanza, che può essere utilizzato su una qualsiasi piattaforma digitale. Il Progetto ViVA rappresenta una risposta concreta per la ridefinizione del patient journey delle persone con SM, offrendo un vantaggio concreto in termini di patient empowerment e di riduzione della durata della visita, portando così ad un aumento della capacity dei centri SM.



L’emergenza sanitaria ha sottolineato il ruolo centrale dei device e delle nuove tecnologie nella gestione delle patologie neurologiche – ha dichiarato il Dott. Luigi Lavorgna, Neurologo AOU Università «Luigi Vanvitelli», Chair del Gruppo di Studio "Digitale" della Società Italiana di Neurologia – La comunità scientifica riconosce l’importanza di soluzioni che, oltre a garantire un contatto costante e in sicurezza con il paziente neurologico, offrono la possibilità di un monitoraggio continuativo della patologia, consentendo di intercettare tempestivamente la progressione della malattia e di intervenire nel modo più efficace come nel caso della sclerosi multipla. Per questo la ricerca deve continuare ad essere promossa e sostenuta in questa direzione.”



Novartis ha iniziato la trasformazione digitale in Italia ormai due anni fa e naturalmente la pandemia di Covid-19 ha accelerato ancora di più questa trasformazione, ha spigato Alessandra Dorigo, Business Franchise Head Neuroscience di Novartis.  La trasformazione digitale porta a un efficientamento del Sistema, particolarmente per le patologie croniche e in particolar modo, parlando di neuroscienze, per le malattie neurodegenerative croniche. Inoltre, la digitalizzazione porta a una responsabilizzazione maggiore del paziente e ad un efficientamento del sistema migliorando la qualità e il numero di visite di follow up”.

“ViVA non è una piattaforma digitale ma è un modello operativo che può appoggiarsi a qualsiasi piattaforma digitale. E’ stato pensato ancora prima della pandemia per migliorare l'efficienza dei dipartimenti per la sclerosi multipla per quindi far sì che le visite di follow up fossero velocizzate. Questo modello operativo si è reso veramente importante durante la pandemia perché ha consentito di mantenere un dialogo efficace tra paziente affetto da sclerosi multipla e neurologo”, ha aggiunto Dorigo.

“Un altro progetto che abbiamo sviluppato è NoEmi, la piattaforma digitale che vuole aiutare chi soffre di emicrania. Con questa piattaforma i pazienti possono accedere a un mondo virtuale dove capire se veramente sono affetti da emicrania, possono scaricarsi dei materiali di autoeducazione e trovare il centro neurologico più vicino a loro”.

Novartis sostiene inoltre i giovani ricercatori ed innovatori e promuove iniziative come “People in Science”, un piano di valorizzazione della conoscenza scientifica per spronare e appassionare le nuove generazioni con l’obiettivo di ridare valore alla scienza, di creare fiducia in essa nel lungo periodo.