Secondo quanto riporta il Financial Times, Teva sarebbe in trattative per acquisire l'unità di farmaci generici di Allergan. Le fonti hanno indicato che un accordo per il business, valutato tra i $40 e i 45 miliardi, potrebbe  essere raggiunto già il 27 luglio.

L’accordo prevederebbe lo scorporo dei farmaci generici di Allergan e la successiva fusione con Teva di questa unità. Un precedente articolo di Bloomberg aveva già anticipato che Allergan stava prendendo in considerazione lo scorporo o la vendita di tutti i suoi business generici a seguito del completamento della fusione con Actavis.

Lo scorso anno, con 6,6 miliardi di fatturato, Allergan è stato il terzo più grande produttore al mondo di farmaci generici, piazzandosi dopo Teva e Novartis.

Non si sa se farà parte dell’accordo anche il business di Allergan relativo distribuzione di farmaci. Attualmente esso genera circa 1,8 miliardi di ricavi annuali.

Siggi Olaffson, a capo del settore dei generici di Teva, è un ex alto dirigente della casa farmaceutica Actavis e aveva aiutato a costruire l'unità di farmaci generici prima di lasciare l'azienda, nel 2014. Nello stesso anno, Allergan è stata acquistata da Actavis con un esborso di $66 miliardi e ha successivamente preso il nome della società acquisita.

Teva sta cercando di comprarsi Mylan di cui possiede il 4,6% ma sta trovando fortissime resistenze che potrebbero anche rendere impossibile condurre in porto l’affare. All'inizio di questa settimana, una fondazione olandese indipendente costituita dal Mylan ha esercitato l'opzione di acquisto del 50% dei diritti di voto della casa farmaceutica americana. Questa fondazione ha già fatto sapere di aver stabilito che  un eventuale accordo Teva-Mylan non è nel miglior interesse degli azionisti di Mylan.

Nel frattempo, la società olandese costituita da Mylan ha invece tentato di andare avanti con l’acquisizione di Perrigo, una mossa che è stata sostenuta anche dal maggiore azionista di Mylan cioè Abbott.

Insomma l’accordo con Mylan sta sfumando e l’azienda israeliana sta puntando su un piano B, finalizzato comunque a garantirle la crescita di cui ha bisogno.

Complessivamente, il mercato mondiale dei farmaci generici genera un fatturato annuo di $70 miliardi. Tuttavia, dopo la scadenza brevettuale di quasi tutti i grandi brand, la sua crescita si è molto ridotta. Inoltre, le grandi compagnie farmaceutiche impegnate in questo settore, a partire da Teva che ne è il leader mondiale, si trovano ad affrontare nuovi rivali provenienti dall’India e altri paesi in grado di competere con prezzi molto ridotti. Il risultato è il progressivo assottigliarsi dei margini, già bassi, e quindi  l’importanza crescente di poter operare su grandissimi volumi di vendita. La fame di fatturati di Teva nasce proprio da qui.

Danilo Magliano