Intervista al  prof.  Fiorenzo Gaita, Direttore della Struttura Complessa Cardiologia I Universitaria  dell’Azienda Ospedaliera S. Giovanni Battista di Torino che per primo in Italia ha utilizzato un innovativo dispositivo impiantabile di monitoraggio cardiaco.

A cosa serve questo nuovo dispositivo per ora utilizzato solo in Austria per l’Europa e che sarà disponibile negli altri ospedali italiani dal 1 maggio?
Si tratta di un innovativo mininvasivo dispositivo impiantabile di monitoraggio cardiaco continuo che è molto utile per individuare le cause dell’episodio sincopale ed effettuare una diagnosi appropriata. Attraverso la misurazione dei parametri vitali come battito e pressione arteriosa, contestualmente al manifestarsi della patologia, si può individuare la causa dello svenimento ed effettuare una diagnosi appropriata.

Lei già nel 1981 aveva partecipato alla prima ablazione transcatetere con DC shock eseguita in Europa presso l'Hopital Lariboisiere di Parigi; nel 1982 al primo impianto in Europa di un defibrillatore automatico presso l'Hopital Lariboisiere  di Parigi. Ha messo a punto una metodica per l’ablazione transcatetere della fibrillazione atriale che è stata oggetto di pubblicazione su Circulation nel 1998 e sul Journal of American College of Cardiology  nel 2001. A che punto siamo rispetto ad altri Paesi nel settore cardiologico?

Siamo ben posizionati, da noi sono nate molte cure innovative. Nel 1991, insieme al Dr. Haissaguerre di Bordeaux, io, ad esempio, ho ideato l’ablazione della via lenta nelle tachicardie da rientro nodale,  tecnica pubblicata sulla rivista Circulation nel 1992 ed oggi di comune utilizzo per la terapia di tale aritmia. Nel 1998 ho messo a punto una procedura di crioablazione chirurgica della fibrillazione atriale cronica in pazienti con cardiopatia valvolare, pubblicata sul Journal of American College of Cardiology nel luglio 2000 e su Circulation nel 2005, ed oggi utilizzata  presso i più prestigiosi centri cardiochirurgici europei e statunitensi. Il  nuovo sistema di monitoraggio cardiaco iniettabile Reveal LINQ  è un nuovo monitor cardiaco impiantabile, miniaturizzato, iniettabile, progettato per aiutare i clinici a diagnosticare in modo veloce e accurato l’irregolarità del battito cardiaco e controllabile da remoto attraverso tecnologia GSM.

Quali sono i vantaggi?
Il dispositivo che ho impiantato per primo ha il vantaggio di essere il più piccolo monitor cardiaco iniettabile a livello europeo. La sua dimensione è un terzo della grandezza di una pila ministilo. Viene inserito parallelamente alla cute vicino al cuore con un’incisione inferiore a 1 cm e offre precisione e un minore impatto estetico. Inoltre è dotato di una tecnologia avanzata wireless che consente di raccogliere i dati in modalità continua e di fornire ai clinici il report dell’attività cardiaca del singolo paziente da casa sua direttamente all’ospedale in cui è in cura. Dura tre anni ed ha una memoria maggiore del 20 per cento rispetto ai dispositivi di monitoraggio attualmente disponibili.

Per quali pazienti si utilizza ?
Per coloro che soffrono di fibrillazione atriale che è la forma più diffusa di aritmia dopo l'extrasistolia e colpisce l'1-2 per cento della popolazione generale nei paesi occidentali. La sua prevalenza aumenta con l'età ed è più frequente nei maschi che nelle femmine. L’incidenza della patologia è relativamente bassa tra i giovani ma aumenta con l’avanzare dell’età. In particolare, il 5 per cento delle persone sopra i 65 anni è affetto da fibrillazione atriale, una percentuale che sfiora il 18 per cento nella popolazione di età uguale o superiore a 85 anni. Oggi, le cause più frequenti della fibrillazione atriale sono rappresentate dall’ipertensione arteriosa che si riscontra tra il 50 e il 65 per cento dei pazienti affetti da questa patologia, dal diabete mellito 15-20 per cento, dall’ipertiroidismo 15 per cento (tale aritmia è rara nei pazienti con età inferiore ai 40 anni e raggiunge il 25-40 per cento nei pazienti con età maggiore di 60 anni).