In caso di assunzione di statine a breve durata d'azione, l'abbassamento della colesterolemia-LDL (LDL-C) e di quella totale (TC) è significativamente maggiore nella dose serale rispetto a quella del mattino. L'efficacia delle statine a lunga durata d'azione, a parte un lieve ma significativo effetto sulla LDL-C, è invece equivalente a entrambi i regimi. Lo evidenzia uno studio pubblicato sul "Journal of Clinical Lipidology".
Statine, più attenzione a un orario personalizzato di assunzione
In caso di assunzione di statine a breve durata d’azione, l'abbassamento della colesterolemia-LDL (LDL-C) e di quella totale (TC) è significativamente maggiore nella dose serale rispetto a quella del mattino. L’efficacia delle statine a lunga durata d'azione, a parte un lieve ma significativo effetto sulla LDL-C, è invece equivalente a entrambi i regimi. Lo evidenzia uno studio pubblicato sul “Journal of Clinical Lipidology”.
«Pertanto» affermano gli autori della ricerca, coordinati da Kamal Awad, della Facoltà di Medicina dell’Università di Zagazig (Egitto) «le statine a lunga durata d’azione devono essere somministrate in un momento che meglio favorisca la compliance mentre le statine a breve termine devono essere somministrate la sera».
Problematiche finora non sufficientemente considerate
Il punto centrale da cui è scaturita questa ricerca era appunto la mancanza di un’evidenza circa l'orario ottimale della giornata per somministrare le statine.
«Le statine sono di solito somministrate la sera per via del picco biosintetico del colesterolo durante la notte e anche perché la maggior parte di questi farmaci (simvastatina, pravastatina, fluvastatina e lovastatina) hanno una breve emivita» spiegano gli autori.
«Il tempo della somministrazione dei farmaci può però alterare la compliance del paziente e l'adesione al trattamento» continuano. «I pazienti trattati con statine ricevono spesso molteplici terapie concomitanti e ciò porta a regimi più complessi di farmaci, che hanno il potenziale di ridurre ulteriormente la compliance e l'adesione alla terapia».
Permettendo flessibilità nella scelta del tempo in cui le statine vengono assunte, secondo le preferenze del paziente, è probabile che migliori la compliance e si riducano i fenomeni di sospensione del farmaco, sostengono Awad e colleghi. Ciò consentirà a più pazienti di raggiungere i loro target lipidici.
Pertanto gli autori hanno condotto una revisione sistematica e una meta-analisi per riunire le prove sui diversi effetti della somministrazione delle statine al mattino e alla sera sui profili lipidici e per scoprire il regime di dosaggio che possa portare alla più alta efficacia terapeutica.
Meta-analisi di 11 articoli per un totale di 1.034 pazienti
«Abbiamo cercato nei database PubMed, SCOPUS, Web of Science ed Embase (dall'inizio fino al 24 luglio 2016) per identificare gli studi rilevanti» spiegano i ricercatori. «Le differenze medie (MD) tra i punteggi di cambiamento nei parametri lipidici sono stati riuniti utilizzando un modello a effetto fisso».
Undici articoli, per un totale di 1.034 partecipanti, sono risultati idonei all'analisi. «L'analisi aggregata di confronto tra la somministrazione mattutina e serale delle statine sulla TC del plasma (P = 0,10), il colesterolo lipoproteico ad alta densità (P = 0,90) e i trigliceridi (P = 0,45) non è apparsa statisticamente significativa» riportano Awad e colleghi.
L'abbassamento dell’LDL-C è stato statisticamente più elevato nel gruppo con dosi serali (MD: 3,24 mg/dL; 95% CI: 1,23-5,25; P = 0,002).
L'analisi dei sottogruppi secondo le emivita della statina ha mostrato che la dose serale di statina era significativamente superiore alla dose del mattino per abbassare l’LDL-C in caso di statine a breve e lunga emivita (MD: 9,68 mg/dL; 95% CI: 3,32- 16,03; P = 0,003 e MD: 2,53 mg/dL; 95% CI: 0,41-4,64; P = 0,02, rispettivamente) e anche per la riduzione della TC, ma solo in caso di statine a breve emivita (P = 0,0005).
Risultati in linea con le raccomandazioni generali dell’FDA
In sintesi, ricapitolano gli autori, lo studio ha evidenziato che: «1) l'abbassamento dell’LDL-C è più elevato nella dose serale delle statine sia a breve che a lunga emivita. 2) La riduzione della TC è maggiore nella dose serale delle sole statine a breve emivita. 3) La dose del mattino è equivalente a quella serale in termini di colesterolo lipoproteico ad alta densità e trigliceridi».
«L’FDA (US Food and Drug Administration) raccomanda la somministrazione serale di lovastatina, simvastatina e fluvastatina» ricordano ancora Awad e colleghi. «Ciò si basa sulla loro breve emivita (2-3, 2-3 e 0,5-2,3 ore, rispettivamente) e sul fatto che il picco di biosintesi del colesterolo si verifica durante la notte».
«L'FDA avvisa inoltre che atorvastatina, rosuvastatina e fluvastatina a rilascio prolungato possono essere somministrate in qualsiasi momento del giorno a causa della loro lunga emivita (rispettivamente 15-30, 30 e 7,3-10,5 ore). I risultati di questa meta-analisi sono in linea con queste raccomandazioni» osservano gli autori.
Arturo Zenorini
Bibliografia:
Awad K, Serban MC, Penson P, et al. Effects of morning vs evening statin administration on lipid profile: An systematic review and meta-analysis. J Clin Lipidol, 2017 Jun 14. [Epub ahead of print]
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