Diabete - Endocrinologia

Diabete di tipo 2, la prole esposta durante la gravidanza ha un rischio più alto di svilupparlo in futuro

L'esposizione al diabete di tipo 2 o al diabete gestazionale durante la gravidanza, può aumentare il rischio per la prole di sviluppare in futuro il diabete di tipo 2, oltre cha favorire un più rapido sviluppo della malattia. Sono i risultati di uno studio canadese pubblicato su JAMA Pediatrics.

L’esposizione al diabete di tipo 2 o al diabete gestazionale durante la gravidanza, può aumentare il rischio per la prole di sviluppare in futuro il diabete di tipo 2, oltre cha favorire un più rapido sviluppo della malattia. Sono i risultati di uno studio canadese pubblicato su JAMA Pediatrics.

Complessivamente, coloro che erano stati esposti al diabete di tipo 2 (T2D) e al diabete gestazionale nell’utero, avevano un rischio più elevato di sviluppare il diabete prima dei 30 anni rispetto ai non esposti (3,19 contro 0,80 contro 0,26 casi per 1.000 anni-persona, rispettivamente, p<0,001), secondo Brandy Wicklow, dell'Università di Manitoba a Winnipeg, e colleghi.

E qualsiasi esposizione al diabete durante la gravidanza era legata a un più rapido sviluppo della malattia nella prole, rispetto alla non esposizione.

Il rischio di diabete di tipo 2 nella prole era molto più alto tra i bambini della Prima Nazione (FN, First Nation) - gli indigeni del Canada - rispetto alla prole non FN (0,96 contro 0,14 casi per 1.000 anni-persona, rispettivamente, p<0,001). E rispetto ai bambini non FN, la prole FN ha sviluppato prima la malattia.

La situazione canadese
La prevalenza del diabete di tipo 2 è aumentata, e le popolazioni indigene in tutto il mondo sono colpite in modo sproporzionato, tra cui le FN del Canada. Molti bambini canadesi colpiti risiedono a Manitoba, dove il popolo FN rappresenta il 60% della popolazione indigena (14% del totale della popolazione di Manitoba), con il 70% che vive in comunità rurali o remote.

Nel 2010-2011, l'incidenza annuale di T2D esordiente nell'infanzia è stata di 25 casi su 100.000 bambini in Manitoba, un dato 20 volte superiore rispetto alle altre province. Circa il 90% dei bambini in Manitoba che vivono con il diabete hanno lo status di FN. La colonizzazione, lo spostamento, il trasferimento forzato, il trauma storico, l’isolamento geografico, la sicurezza alimentare e la povertà sono fattori importanti quando si considerano queste tendenze, scrivono gli autori.

Il diabete di tipo 2 è associato a povertà e basso status socioeconomico, che spesso non sono considerati fattori di rischio tradizionali; la natura intergenerazionale del T2D tra i FN è senza dubbio legata al trauma storico e alla perdita di lingua, cultura e terreni associati alla colonizzazione.

L'esposizione nell’utero allo stress e alle avversità, si rifletterà probabilmente sulle generazioni future, pre-programmando i cattivi risultati di salute. Una migliore comprensione di tutte le esposizioni nella prima infanzia che portano a un aumento dell'incidenza del diabete di tipo 2 in età precoce è essenziale per migliorare la salute dei bambini a rischio in tutto il mondo.

La comprensione del rischio per la prole esposta al diabete gestazionale materno o al diabete di tipo 2 ha implicazioni significative per lo screening di base e la cura delle donne in gravidanza, scrivono gli autori. Le attuali linee canadesi raccomandano lo screening del diabete dopo il primo trimestre. Recentemente, l'American Diabetes Association ha affrontato le potenziali differenze tra il diabete gestazionale e il T2D in gravidanza e raccomanda uno screening precedente (a 4-12 settimane), nonostante la mancanza di prove a supporto.

Lo studio
Utilizzando l'archivio Diabetes Education Resource for Children and Adolescents, l'analisi ha analizzato i dati di 467.850 nati dal 1984 al 2008, seguiti per una media di quasi 18 anni. Sono state escluse dall'analisi le coppie madre-bambino che hanno riferito di avere il diabete di tipo 1, il diabete secondario o il diabete monogenico. Lo stato di FN si basava sulla registrazione con il National Indian Registry System.

Durante la gravidanza, il diabete gestazionale è stato definito nello studio come diabete incidente diagnosticato tra le 21 settimane di gestazione e le 6 settimane dopo il parto, mentre il T2D era considerato una diagnosi di diabete nel corso di almeno una degenza ospedaliera o due diagnosi ambulatoriali nei 3 precedenti la gestazione di 21 settimane. Tra le gravidanze incluse nell'analisi, il 2% presentava diabete gestazionale e l'1,3% di T2D.

Maggior rischio e insorgenza più rapida
L'esposizione al diabete di tipo 2 ha comportato un rischio maggiore per la prole rispetto all'esposizione al diabete gestazionale (3,19 vs 0,80 casi per 1000 anni-persona, p<0,001). Rispetto alla non esposizione, qualsiasi esposizione al diabete ha accelerato il tempo per lo sviluppo del T2D nella prole di un fattore di 0,74 per il diabete gestazionale e un fattore di 0,50 per il diabete di tipo 2.

La prole FN aveva un rischio più elevato rispetto alla prole non FN (0,96 vs 0,14 casi per 1000 anni-persona, p<0,001) e nella prole FN l’insorgenza del D2T era accelerata di un fattore 0,52 rispetto a quella non FN.

Non sono risultate significative né l'interazione tra FN e diabete di tipo 2 (0,92) né quella tra FN e diabete gestazionale (0,97) (rispettivamente p=0,21 e p=0,75).

I ricercatori hanno anche scoperto l’esposizione al T2D nell’utero era legata a una più veloce insorgenza di diabete in età giovanile. Anche se gli autori hanno osservato che i meccanismi sottostanti a questo correlazione non sono noti, hanno suggerito che è «probabile a causa della programmazione prenatale, che coinvolge una alterazione della massa o della funzione delle cellule beta, o un anomalo metabolismo lipidico».

L’importanza dello stato socioeconomico
«L'esposizione al diabete gestazionale e al diabete di tipo 2 erano correlate in modo simile con il tempo di sviluppo del diabete sia nella prole FN che non FN, suggerendo che l'identificazione precoce e la determinazione del diabete gestazionale o del diabete di tipo 2 in gravidanza è importante, indipendentemente dall’etnia», spiegano gli autori.

Tuttavia, lo stato socioeconomico può essere un fattore che contribuisce al rischio elevato segnalato per la prole FN, hanno suggerito gli autori, sottolineando come circa il 70% delle madri FN risieda nelle aree socioeconomiche più basse.

«Le disuguaglianze nel reddito, le opportunità educative, la sicurezza alimentare e l'assistenza prenatale sostengono questa disparità di salute per le generazioni future», scrivono gli autori, sottolineando che «i risultati dell’analisi non implicano che lo stato di FN sia una misura di suscettibilità intrinseca, ma piuttosto un indicatore dei fattori politici e storici che contribuiscono al rischio per la popolazione».

Alcune limitazioni allo studio erano la mancanza di dati sui livelli di emoglobina glicata, la mancanza della valutazione della BMI e di altri dati antropometrici per madri e figli.

Bibliografia

Brandy A et al. Association of Gestational Diabetes and Type 2 Diabetes Exposure In Utero With the Development of Type 2 Diabetes in First Nations and Non–First Nations Offspring. JAMA Pediatr. Published online June 11, 2018
leggi