Dolore

Adiuvanti intratecali, risultati promettenti nella gestione del dolore da parto cesareo

Ti è piaciuto l'articolo? Condividilo:

Le pazienti a cui sono stati somministrati adiuvanti intratecali durante il taglio cesareo hanno sperimentato un’analgesia significativamente prolungata e un minore utilizzo di oppioidi nel post-operatorio; tuttavia, nessuna ha riportato una riduzione significativa del dolore a 24 ore. È quanto evidenziano i risultati di una review pubblicata su Regional Anesthesia & Pain Medicine.

Da quanto emerge alcuni adiuvanti intratecali somministrati durante il cesareo sarebbero associati a un’analgesia più duratura e a una ridotta assunzione di oppioidi post-operatori.
Il taglio cesareo rimane l’intervento chirurgico più eseguito al mondo, e l’anestesia spinale in singola somministrazione è preferita per sicurezza ed efficienza. Tuttavia, la durata limitata e gli effetti avversi dose-dipendenti degli anestetici locali hanno spinto i clinici a esplorare l’uso degli adiuvanti intratecali per migliorare il controllo del dolore post-operatorio e ridurre l’esposizione agli oppioidi.

Per valutarne efficacia e sicurezza comparativa, i ricercatori hanno condotto una revisione sistematica e una meta-analisi a rete su 166 studi clinici randomizzati, che hanno coinvolto 14.925 pazienti sottoposte a taglio cesareo in anestesia spinale. Sono stati valutati vari adiuvanti intratecali, come oppioidi, agonisti alfa, benzodiazepine e altri, in combinazione con anestetici locali a lunga durata d’azione.

Gli esiti analizzati comprendevano: dolore a 24 ore, durata dell’analgesia efficace, consumo di oppioidi post-operatori, durata del blocco motorio e incidenza di eventi avversi.
Gli adiuvanti intratecali o le loro combinazioni non hanno ridotto in modo significativo l’intensità del dolore a 24 ore nelle pazienti sottoposte a taglio cesareo. Sebbene nessun farmaco abbia ridotto in modo significativo il dolore a 24 ore, buprenorfina (differenza media [MD], -1.2; IC 95%, -2.78 a 0.37) e diamorfina (MD, -0.85; IC 95%, -1.76 a 0.06) sono emerse come le opzioni con i punteggi più alti.

In particolare, la morfina, sia da sola sia combinata con altri farmaci come meperidina o neostigmina, ha aumentato in modo marcato la durata dell’analgesia efficace (ad esempio, morfina da sola: MD, 10.31 ore; IC 95%, 8.87-11.77). Anche i regimi a base di clonidina hanno mostrato benefici significativi: clonidina-neostigmina ha prolungato l’analgesia di 8.85 ore (IC 95%, 3.96-13.73).

Il consumo post-operatorio di oppioidi è risultato significativamente ridotto con la morfina (MD, -64.8 mg di equivalenti orali di morfina; IC 95%, -84.07 a -46) e con la dexmedetomidina (MD, -36.33 mg; IC 95%, -69.65 a 3.4).
Inoltre, sia dexmedetomidina che morfina hanno significativamente prolungato la durata del blocco motorio. Importante sottolineare che nessun adiuvante intratecale è stato associato a un aumento statisticamente significativo di eventi avversi gravi.
Tra i limiti dello studio figurano la qualità complessiva da bassa a molto bassa delle evidenze, dovuta a eterogeneità metodologica, rischio di bias in numerosi studi e poche comparazioni dirette tra i tanti interventi. Procedure di cieco incoerenti e reporting non uniforme hanno inoltre ridotto la solidità dei risultati.

“I dati mostrano che gli adiuvanti intratecali o le loro combinazioni non hanno ridotto significativamente l’intensità del dolore a 24 ore nelle pazienti sottoposte a taglio cesareo,” hanno concluso i ricercatori.

Martina Ollosu et al., Efficacy and safety of intrathecal adjuvants for perioperative management of cesarean delivery: a systematic review and network meta-analysis of randomized controlled trials. 2025 Mar 26:rapm-2024-106345. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/40147822/

Ti è piaciuto l'articolo? Condividilo:


Altri articoli della sezione Dolore

Fibromialgia: un approccio pratico alla gestione clinica tra evidenze limitate e consenso neurologico

Fibromialgia: un approccio pratico alla gestione clinica tra evidenze limitate e consenso neurolo...

Cure palliative: controllo del dolore possibile grazie a un approccio intensivo

Cure palliative: controllo del dolore possibile grazie a un approccio intensivo

Uso prolungato del cerotto alla capsaicina migliora dolore e qualità della vita nella neuropatia periferica

Uso prolungato del cerotto alla capsaicina migliora dolore e qualità della vita nella neuropatia ...

Microbiota intestinale nella fibromialgia: un ruolo emergente?

Microbiota intestinale nella fibromialgia: un ruolo emergente?

Neurostimolazione vagale auricolare:nuova frontiera per migliorare sonno e sintomi nella fibromialgia?

Neurostimolazione vagale auricolare:nuova frontiera per migliorare sonno e sintomi nella fibromia...

Fine vita, la legge della maggioranza tra limiti e garanzie: cure palliative obbligatorie, Comitato di controllo e niente SSN per le procedure

Fine vita, la legge della maggioranza tra limiti e garanzie: cure palliative obbligatorie, Comita...