Le complicazioni derivanti dall’anestesia in donne sottoposte a cesareo con epidurale o spinale sono diminuite del 25% nell’ultima decade. Questo importante dato deriva da uno studio che ha coinvolto più ospedali di New York e che è stato pubblicato sulla rivista Anesthesiology, rivista ufficiale dell’American Society of Anesthesiologists (ASA). Secondo gli autori, la nuova ricerca potrebbe modificare lo stato di donne incinte agitate al pensiero di doversi sottoporre all'epidurale o all’anestesia spinale per il parto.
Secondo le linee guida di pratica ASA, l’anestesia spinale o epidurale è preferita nella maggior parte dei parti cesarei. Tuttavia, in alcuni casi si esegue ancora l’anestesia generale come ad esempio in un parto cesareo di emergenza.
"Il parto cesareo è la procedura chirurgica (tra quelle che richiedono un ricovero) più comunemente eseguita negli Stati Uniti, con 1,3 milioni di cesarei eseguiti in epidurale, spinale o anestesia generale ogni anno", ha dichiarato il dr. Jean Guglielminotti, autore principale dello studio, del Dipartimento di Anestesiologia, presso il Columbia University Medical Center di New York. "Le donne che partoriscono con parto cesareo-ha proseguito Guglielminotti- sono generalmente ad aumentato rischio di sperimentare complicanze da anestesia rispetto alle donne che partoriscono per via vaginale. Tuttavia, la nostra ricerca mostra che gli effetti collegabili all’ anestesia sono notevolmente migliorati."
Nello studio, il dottor Guglielminotti e co-autori del Columbia University Medical Center e della Northwestern University Feinberg School of Medicinem di Chicago, hanno esaminato le complicanze dell’anestesia riscontrato, dalle più severe (es. decesso, arresto cardiaco) alle più blande (es. mal di testa, mal di schiena, dolore durante l'intervento chirurgico, stress emotivo).
Sono state valutate anche le complicanze perioperatorie non correlate all'anestesia (es. insufficienza cardiaca acuta, insufficienza respiratoria acuta, ictus), e in generale la mortalità in 785,854 parti cesarei negli ospedali statali di New York tra il 2003 e il 2012, il tipo di anestesia e altre caratteristiche.
Dei 785,854 parti cesarei studiati, 5.715 avevano avuto almeno una complicazione correlata all'anestesia.
L’analisi dei dati ha mostrato che il tasso complessivo di complicanze maggiori e minori legate all'anestesia per coloro che avevano ricevuto l'anestesia spinale o epidurale durante il parto cesareo era diminuito del 25%, da 8,9 per 1000 nel 2003 a 6,6 per 1.000 nel 2012.
Non è stata,invece, osservata alcuna diminuzione delle complicanze in cesarei effettuati in anestesia generale.

Al contrario, il tasso di complicanze perioperatorie non collegate all'anestesia è aumentato del 47% negli ultimi dieci anni, con almeno una complicanza perioperatoria non collegata all’ anestetico che si è verificata in 7.040 parti cesarei. Secondo gli autori, l'aumento può essere dovuto al maggior numero di donne che hanno gravi condizioni mediche preesistenti prima di sottoporsi al parto cesareo.
È interessante notare che gli autori hanno osservato un aumento significativo del numero di parti cesarei eseguiti (dal 29% nel 2003 al 35% nel 2012). E’ risultata aumentata anche la percentuale di donne oltre i 40 anni che sono sottoposte a cesarei, così come, donne con patologie preesistenti. Tuttavia, il tasso globale di mortalità in ospedale dopo il parto cesareo è significativamente diminuito.
"Negli ultimi due decenni, gli specialisti di anestesia ostetrica si sono concentrati sul miglioramento della qualità e la sicurezza delle cure per le madri in attesa, fornendo sollievo del dolore durante il travaglio e una maggiore sicurezza dell'anestesia durante il parto cesareo", ha evidenziato il dr. Guglielminotti, cha ha aggiunto: "La nostra ricerca mette in evidenza l'importanza e il successo dei programmi di intervento per migliorare l’anestesia ostetrica. Ciò è tanto più importante con l'alto tasso di cesarei negli Stati Uniti e l'aumento dell'età materna, delle malattie materne croniche e delle gravidanze ad alto rischio."
In un editoriale di accompagnamento, commentando favorevolmente lo studio, il prof. Jill M. Mhyre, professore associato di anestesiologia presso la University of Arkansas per le Scienze Mediche a Little Rock e il prof. Brian T. Bateman, assistente professore di anestesia presso la Harvard Medical School di Boston hanno concluso: "Tuttavia, l'osservazione che le complicazioni correlate all’anestesia sono in declino, mentre le complicanze perioperatorie non collegate all’anestetico sono in aumento suggerisce la necessità che gli anestesisti guardino oltre la somministrazione sicura dell’ anestesia sicura ma di concentrino anche su tutte le fasi dell’intervento."
Emilia Vaccaro


Guglielminotti J. et al. Temporal Trends in Anesthesia-related Adverse Events in Cesarean Deliveries, New York State, 2003-2012. Anesthesiology. 2015 Oct 8.
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