Dolore

Crisi dolorose nel cancro in fase avanzata, senza gli oppioidi il dolore si intensifica 

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Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Pain and Symptom Management, gli sforzi normativi volti a limitare le prescrizioni di oppioidi, soprattutto negli Stati Uniti, potrebbero avere conseguenze indesiderate per gli anziani affetti da cancro in fase avanzata. In particolare, si evidenzia un incremento degli accessi al pronto soccorso (ED) per dolore non controllato e un aumento degli episodi legati all’uso di oppioidi.

Una gestione efficace del dolore è da sempre un pilastro fondamentale nella cura del cancro avanzato. Tuttavia, lo stigma associato agli oppioidi, l’evoluzione delle linee guida prescrittive e un controllo normativo sempre più rigido hanno progressivamente limitato l’accesso a questi analgesici. Gli effetti a valle di tali cambiamenti, soprattutto in termini di controllo del dolore e sicurezza, nei pazienti oncologici rispetto a quelli senza cancro, restano poco approfonditi.

Per colmare questa lacuna, i ricercatori hanno analizzato i dati del programma Surveillance, Epidemiology, and End Results (SEER) abbinati a quelli di Medicare, relativi al periodo 2012–2017. Lo studio ha coinvolto 45.899 pazienti con tumori solidi metastatici e 248.214 pazienti di controllo senza cancro.
È stata utilizzata la regressione logistica multivariata per valutare nel tempo i cambiamenti nella prescrizione di oppioidi e gabapentinoidi, così come i tassi di accessi al pronto soccorso per dolore e di episodi correlati agli oppioidi nei 12 mesi successivi alla diagnosi o a una data indicizzata assegnata casualmente.

Tra i pazienti con e senza cancro, circa tre quarti in entrambi i gruppi erano di etnia bianca (77,7% contro 74,5%). I pazienti con cancro avanzato tendevano a essere più anziani, prevalentemente uomini (52,2% contro 36,7%), presentavano tre o più comorbidità (32,1% contro 21,7%), avevano un precedente uso di oppioidi (22,6% contro 17,4%) e vivevano in aree a basso reddito. Il tipo di tumore più frequente era quello polmonare (48,1%), seguito dal pancreatico (11,5%) e dal colorettale (10,8%); poco più di un terzo (35,1%) presentava metastasi ossee.
«I nostri risultati mostrano un aumento più marcato degli accessi al pronto soccorso per dolore e degli episodi legati all’uso di oppioidi nei pazienti con cancro avanzato, potenzialmente in relazione alla riduzione delle prescrizioni di oppioidi, nonostante l’aumento compensatorio dell’uso di gabapentinoidi», affermano gli autori.

Nel periodo compreso tra il 2012 e il 2017, i ricercatori hanno osservato un calo significativo delle prescrizioni di oppioidi nei pazienti con cancro avanzato, dal 67,3% al 63,1% (p<0.001), accompagnato da un aumento nell’uso di gabapentinoidi dal 10,4% al 14,8% (p<0.001).
Gli accessi per dolore al pronto soccorso in questo gruppo sono aumentati drasticamente dal 23,3% al 29,0% (p<0.001), mentre gli episodi correlati agli oppioidi sono cresciuti di sei volte, dallo 0,7% al 4,2% (p<0.001).

Nei pazienti senza cancro, si è registrata una netta diminuzione dell’uso di oppioidi (dal 35,8% al 27,6%; p<.0001) e un lieve aumento nell’impiego di gabapentinoidi (dal 10,5% al 12,3%; p<0.001). Gli accessi al pronto soccorso per dolore sono diminuiti dal 12,0% al 9,4% (p<0.001), mentre gli episodi legati all’uso di oppioidi sono cresciuti leggermente, dallo 0,3% allo 0,5% (p<0.001).
Dalle analisi corrette per i fattori confondenti, è emerso che i pazienti con cancro avanzato avevano una probabilità doppia di utilizzo di oppioidi rispetto a quelli senza cancro (61,9% contro 31,4%; p<0.001). Inoltre, il cancro avanzato era associato a un aumento significativamente maggiore degli accessi al pronto soccorso per dolore (+6,8% contro +0,4%) e degli episodi legati agli oppioidi (+3,6% contro +0,3%; entrambi p<0.001). Le analisi per sottogruppi hanno evidenziato disparità sanitarie: i pazienti neri e quelli con metastasi ossee hanno sperimentato aumenti sproporzionatamente maggiori di questi due esiti avversi.

Tra i limiti dello studio figurano il fatto che l’analisi si è basata su pazienti Medicare con fee-for-service, l’impossibilità di distinguere gli eventi legati a prescrizioni da quelli causati da uso illecito di oppioidi, e la mancanza di dati sull’impiego di analgesici in ambito ospedaliero o hospice, che potrebbe aver portato a una sottostima dell’esposizione complessiva agli analgesici.
Gli autori concludono: «I nostri risultati mostrano un aumento più marcato degli accessi al pronto soccorso per dolore e degli episodi legati all’uso di oppioidi nei pazienti con cancro avanzato, potenzialmente correlato alla riduzione delle prescrizioni di oppioidi, nonostante l’aumento compensativo nell’uso di gabapentinoidi». E aggiungono: «Sono necessari ulteriori studi per determinare se questi cambiamenti nell’impiego dei farmaci abbiano avuto conseguenze avverse tali da compromettere maggiormente la gestione dei sintomi nei pazienti con cancro avanzato».

Vikram Jairam et al., Temporal Trends in Opioid Use and Associated Outcomes for Patients Living with Advanced Cancer J Pain Symptom Manage. 2025 May 20:S0885-3924(25)00655-4.
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