Dolore

Dolore da colica renale, scarse le evidenze sull'efficacia del paracetamolo

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Il paracetamolo endovena è efficace nel trattare il dolore in pazienti con colica renale? E’ questa la domanda che si sono posti i ricercatori del Brooklyn Hospital Center e dell’Università di Brooklyn analizzando i dati presenti in letteratura dal 1970 ad oggi e pubblicati sull'American Journal of Therapeutics. Emerge che al momento il paracetamolo non può sostituire gli oppioidi per lenire questo dolore.
I calcoli renali e le coliche sono disturbi urologici molto diffusi Le persone di razza caucasica sono più soggette rispetto a quelle di razza africana, ed in generale ne sono maggiormente soggetti gli uomini in cui l’insorgenza di coliche e calcoli aumenta considerevolmente dopo i quarant’anni e continua ad aumentare fino ai settant’anni.
Per le donne la maggiore insorgenza si registra intorno ai cinquant’anni.
Spesso il primo segnale di un calcolo renale è un dolore molto intenso che inizia all’improvviso quando il calcolo si muove nelle vie urinarie e ostruisce il flusso dell’urina. Il paziente sperimenta un dolore molto acuto e crampiforme alla schiena e sui fianchi nella zona del rene, oppure nel basso ventre; si parla, quindi, di colica renale.
Ad oggi l'efficacia, la sicurezza, l’effetto di risparmio dell’oppiaceo e l’analisi costo-beneficio della somministrazione per via endovenosa (IV) del paracetamolo (APAP) nel trattamento della colica renale rimangono controversi.
Al fine di colmare questi gap, è stata effettuata una revisione sistematica della letteratura su PubMed (gennaio 1970 ad aprile 2016).
Sono stati selezionati studi randomizzati controllati che hanno valutato la somministrazione di APAP IV per colica renale nei pronto soccorso. 
I risultati clinici misurati, sono stati: cambiamento dei punteggi del dolore al basale, incidenza di eventi avversi, uso di analgesici di salvataggio, e il rapporto costi-benefici.
I dati analizzati attraverso plottaggio con il metodo di Mantel-Haenszel in un modello a effetto casuale per valutare i cambiamenti nei punteggi del dolore dalla linea di base a intervalli prestabiliti.
L'analisi ha suggerito una differenza nella riduzione del dolore favorendo il paracetamolo IV alla morfina.
L’ APAP ha, infatti, mostrato un effetto significativo nella riduzione del dolore rispetto alla morfina IV (differenza media nella riduzione del punteggio del dolore=7,5 in una scala analogica visiva a 100 punti (VAS); 95% intervallo di confidenza [CI], 1,99-13,00; p=0.008).
E’ stata evidenziata una lieve-moderata eterogeneità nello studio (I=42%). Nessuna differenza è stata osservata quando il paracetamolo è stato confrontato col piroxicam intramuscolare per la riduzione del dolore (differenza media nella riduzione del punteggio del dolore=0,17 con riduzione del punteggio VAS ≥50% VAS; 95% CI, da -0.22 a 0.57) e diclofenac per via intramuscolare (differenza media nella riduzione del punteggio del dolore=0.00 in una riduzione della scala di valutazione numerica ≥50%; 95% CI, -0.12 a 0.12).
 Il confronto tra farmaci anti-infiammatori non steroidei e APAP non ha rivelato alcuna differenza (differenza media nella riduzione del punteggio del dolore=0.01 nei  100 punti della scala VAS; 95% CI, -0.10 a 0.13; p=0.80).
In conclusione, come hanno sottolineato gli autori: “In questa meta-analisi, abbiamo scoperto che i dati sull'efficacia, la sicurezza, l’effetto di risparmio dell’oppioide e l’ analisi costo-benefico del paracetamolo IV per il dolore da coliche renali sono abbastanza deboli. Sulla base dei dati disponibili, l’APAP IV non deve essere considerato come alternativa agli oppioidi o ai farmaci anti-infiammatori non steroidei per la gestione primaria di questa problema in pronto soccorso.
Emilia Vaccaro


Sin B. et al. Intravenous Acetaminophen for Renal Colic in the Emergency Department: Where Do We Stand? Am J Ther. 2016 Oct 24.
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