I pazienti con dolore da metastasi ossee possono trarre benefici superiori da più sedute di radioterapia palliativa, rispetto a una sola seduta. E’ quanto emerso da un nuovo studio pubblicato su Lancet Oncology.

Nello studio, gli esperti hanno randomizzato 850 pazienti a ricevere 8 Gy di radiazioni in una sola volta o 20 Gy di radiazioni suddivise in 5-8 sedute.
L’endpoint principale dello studio era il tasso di risposta generale a due mesi, o la somma delle risposte complete e delle risposte parziali. La risposta completa era definita come Brief Pain Inventory worst-pain score pari a zero, senza aumento della dose di morfina. La risposta parziale era definita come una riduzione di almeno due punti del Brief Pain Inventory worst-pain score, senza aumento della dose di morfina o nessun aumento del livello di dolore con una riduzione del 25% della dose di morfina.

Per circa un terzo dei pazienti in ogni gruppo non è stato possibile valutare i dati a due mesi. In base all’analisi per protocol, il tasso di risposta generale era pari al 45% nel gruppo assegnato a 8 Gy di radiazioni e al 51% nel gruppo assegnato a 20 Gy suddivisi in più sedute. Nell’analisi intention to treat, il tasso di risposta generale era rispettivamente pari al 28% e 32%.

Gli eventi avversi più frequenti, valutati a 14 giorni, erano perdita dell’appetito ( 56% per il gruppo assegnato a 8 Gy e 66% per il gruppo assegnato a 20 Gy, P=0,011) e diarrea (23% vs 31%, rispettivamente P=0,018). In entrambi i gruppi, una percentuale simile di pazienti ha presentato fratture, il 2% dei soggetti assegnati a 8 Gy e <1% dei soggetti assegnati a 20 Gy ha presentato compressione della spina dorsale o sindrome della cauda equina.

Le metastasi ossee, la diffusione dei tumori all’osso, rappresentano un problema grave per le pazienti affette da carcinoma mammario in stadio avanzato, con tassi d’incidenza che raggiungono il 75%. Quando il cancro si diffonde all’osso, le cellule tumorali in crescita indeboliscono e distruggono il tessuto osseo attorno al tumore. Tale danno può portare a una serie di complicanze ossee gravi, nell’insieme denominate SRE (o eventi scheletrici correlati).

Le metastasi ossee sono molto spesso responsabili di un’intensa sintomatologia dolorosa nei pazienti neoplastici spesso altamente invalidante. A seconda della sua origine il dolore che esse provocano può essere classificato come biologico o come meccanico.

Oltre al dolore, i pazienti che sviluppano tali metastasi possono presentare fratture patologiche, compressione midollare, ipercalcemia, invasione con soppressione midollare e altri effetti sistemici; un insieme di eventi che in letteratura è indicato come Skeletal-Related Events (SRE).