I pazienti in terapia con dosi elevate di oppioidi a causa di dolori lombari abbiano un rischio più elevato di comorbidità psichiatriche (disturbi da impiego di queste sostanze, ansietà, depressione, uso concomitante si ipnotici-sedativi), con relativo aumento dei costi sanitari, rispetto a quelli in trattamento con dosi ridotte di sostanze oppiodi o non sottoposti affatto a terapia con queste sostanze.
Sono questi alcunii dei risultati di un’analisi retrospettica di dati provenienti dal database del Kaiser Permanente Northwest Health System di Portland, presentati nel corso del 32° Congresso annuale dell’American Pain Society (APS) hanno mostrato come
Lo studio ha considerato 26.000 pazienti con diagnosi di lombalgia. Il 55% dei pazienti considerati era di sesso femminile, con un’età media di 55 anni, di etnia non ispanica nell’80% dei casi e in sovrappeso (IMC medio= 31; SD= 7,48).
Su una coorte di 15.452 pazienti, i ricercatori hanno valutato le cure prescritte nei 6 mesi precedenti e nei 6 mesi successivi la visita durante la quale era stata posta diagnosi di lombalgia.
I pazienti soggetti a trattamento con dosi elevate di oppioidi (>100 mg/die di equivalenti morfina all’ultimo trattamento) sono stati messi a confronto con quelli trattati con dosi tradizionali di oppioidi (da 1 a 99 mg/die equivalenti morfina) e con quelli non sottoposti a nessun trattamento. Il dosaggio elevato di oppioidi era condiviso da una percentuale pari all’8,6% di pazienti in trattamento pregresso con oppioidi.
I risultati hanno dimostrato che i pazienti sottoposti a dosaggio elevato di oppioidi presentavano un tasso più elevato di diagnosi di disturbi psichiatrici e da uso di sostanze, comorbidità e uso concomitante di ipnotici-sedativi (60,5%) nonché una maggiore utilizzazione di risorse sanitarie (in termini di visite ai reparti di Medicina d’Urgenza e di Terapia del Dolore) rispetto a quelli trattati con dosaggi convenzionali di oppioidi o non trattati affatto con questi farmaci.
I risultati dell’analisi di regressione logistica multivariata, corretta per i fattori confondenti, hanno mostrato, inoltre, come l’appartenenza al sesso maschile, un tasso più elevato di comorbidità, una diagnosi di disturbo di salute mentale o di uso di sostanze, la co-prescrizione di ipnotici-sedativi, il ricorso per una visita ai reparti di Medicina d’Urgenza o Medicina del Dolore fossero tutti fattori associati con la probabilità di essere candidati all’impiego di dosi elevate di oppioidi
Tali risultati, ottenuti in un setting di pazienti reale anziché ideale come quello dei trial, suggeriscono, in conclusione, come la prescrizione di dosi elevate di oppioidi possa essere guidata non solo dalla percezione di dolore ma da una costellazione di fattori e come sia necessario che i medici prescrittori, consapevoli delle condizioni di comorbidità a cui possono andare incontro i loro pazienti, sottopongano questi ultimi ad una valutazione appropriata prima di decidere sull’aumento delle dosi di oppioidi da somministrare.
Kobus A et al. Correlates of high-dose opioid medication use for low back pain in primary care. Journal of Pain, The Vol. 14, Issue 4, Supplement, Page S77
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