Anche se spesso viene da pensare all’emicrania come una malattia solo degli adulti, in realtà può colpire anche i bambini di tutte le età.

Alcuni studi mostrano infatti che l'emicrania colpisce il 6% dei bambini e fino al 28% degli adolescenti di età tra i 15 e i 17 anni.

Per aiutare i genitori i cui figli soffrono di emicrania, e per aiutare i bambini stessi, l' American Migraine Foundation e il suo presidente, il prof. David W. Dodick, della Mayo Clinic College of Medicine, hanno stilato una serie di consigli in modo da ridurre al minimo l’ impatto generato da questo disturbo.

"Ci sono molte cose che si possono fare se il bambino soffre di emicrania, o se si sospetta questo disturbo", ha dichiarato il prof. Dodick.

Diagnosi e trattamento
Se il bambino sta vivendo frequenti mal di testa, bisogna innanzitutto farlo visitare da un medico, possibilmente uno specialista in emicrania, per determinare la precisa diagnosi.

Lo specialista valuterà la gravità e la frequenza degli attacchi, e i migliori approcci di trattamento.

Il trattamento acuto è usato per fermare il dolore e prevenire il peggioramento dell'attacco di emicrania.

Il trattamento preventivo è usato quando l'emicrania nel bambino viene attivata da un'attività conosciuta come l'esercizio fisico o alimenti specifici. Il trattamento preventivo è mantenuto per mesi o addirittura anni per ridurre la frequenza, la gravità e la durata di un attacco e diminuire il dolore.

Infine, vi è un trattamento complementare, che si basa su un approccio non medico alla frequenza degli attacchi e in modo da ridurre il dolore quando questi si verificano.

Assunzione corretta dei farmaci
E’ di fondamentale importanza aver capito dal proprio medico come e quando il farmaco deve essere assunto. Il genitore deve vigilare sull’assunzione corretta del farmaco. Se gli attacchi di emicrania del bambino cambiano (diventano più frequenti o più gravi, per esempio) va informato il medico, dal momento che potrebbe essere necessario un nuovo approccio terapeutico.

Vivere una vita sana
Gli attacchi di emicrania nel bambino possono essere causati da molti fattori come, non dormire a sufficienza (o troppo), stress derivante da vari eventi della vita come una grande prova, problemi familiari, la malattia o la morte di una persona cara e persino eventi esterni come i disastri naturali e gli atti di terrorismo. Bisogna cercare di stare all'erta per captare gli eventi della vita del bambino e aiutarlo a guidare o a mantenere abitudini sane.

Gestire lo stress
Oltre agli eventi di vita che possono portare il bambino fuori pista e scatenare un attacco di emicrania, una nuova ricerca mostra che la gestione dello stress (come nella terapia cognitivo-comportamentale, o CBT) ha un valore significativo per aiutare i giovani con mal di testa cronico.

Tecniche di rilassamento, biofeedback e altri strumenti di gestione dello stress possono ridurre la gravità degli attacchi di emicrania e la disabilità correlata. Anche se i giovani (e i loro genitori) possono resistere a questo approccio, le evidenze consigliano di provare quando l’emicrania diventa debilitante.

Tenere un diario dell’emicrania
Molte persone con emicrania trovano che tenere un diario è un ottimo strumento per capire come si attiva un attacco e come prevenirli.

Le pagine di diario aiutano nel monitorare quando sta per arrivare un attacco, quanto tempo dura, quello che si stava facendo prima e durante l'attacco, quali alimenti hanno mangiato, e l’intensità del male.  Ci sono anche delle applicazioni di telefonia mobile che possono avere più appeal per i più giovani e possono realmente aiutarli nel regolare la terapia farmacologica  ma anche nel monitorare più da vicino le loro emicranie.

Il sito dell’American Migraine Foundation (www.americanmigrainefoundation.org) ha una gamma di risorse, tra cui un "Spotlight", mensile in cui chi soffre di emicrania e il pubblico generico può rivolgersi per ottenere informazioni su come convivere e gestire molti aspetti dell’ emicrania. "Spotlight" cambia argomenti circa una volta al mese.

Tutti i consigli possono essere visionati sul sito dell’ American Migraine Foundation: www.americanmigrainefoundation.org

Emilia Vaccaro