Sono state pubblicate su Minerva Anestesiologica le "Italian Intersociety Recommendations (SIAARTI, SIMEU, SIS 118, AISD, SIARED, SICUT, IRC) on Pain Management in the Emergency Setting".

Le raccomandazioni sulla gestione del dolore nei dipartimenti di emergenza riguardano anche la pre ospedalizzazione e quindi il 118. Il documento parla di programmare dei training per tutto il personale sanitario coinvolto nelle attività di emergenza.

Ne abbiamo parlato con il Dott. Fulvio Bussani, Past President di SIS 118 e coordinatore della commissione dolore per questa società che insieme ad altri medici del settore ha istituito un corso denominato PHPC, pre hospital pain care che si svolgerà ad Aosta il giorno prima del XII congresso nazionale della SIS 118 in programma dal 23 al 25 ottobre a Santa Margherita Ligure.

PhPC, pre hospital pain care, è questa la denominazione del corso di “sensibilizzazione” rivolto al  problema “dolore” voluto dalla SIS118 Società Italiana Sistema 118, che sarà il primo di una serie che verranno organizzati dalla SIS 118 e che rappresenterà un vero e proprio momento di incontro e riflessione di tutti gli specialisti che lavorano nel settore dell’emergenza e che si trovano a gestire il dolore. In tale occasione verranno esaminate le nuove raccomandazioni appena pubblicate su Minerva Anestesiologica.

Il Dott. Bussani ci ha annunciato che: “Il prossimo 10 giugno a Montecitorio ci sarà una tavola rotonda promossa dall’azienda farmaceutica Ibsa con la partecipazione del Presidente della Simeu Gian Alfonso Cibinel,  del Presidente di SIS 118 Francesco Bermano, ma anche del volontariato. Obiettivo dell’incontro è mettere intorno a un tavolo tutti i principali attori del settore, istituzioni, società scientifiche, medici e ricercatori, per approfondire le problematiche relative alla gestione della terapia del dolore in emergenza ed urgenza, tema che ha importanti risvolti medici e sociali.

Il Dott. Bussani ha proseguito evidenziando che: “nel corso PHCP,  verrà data molta enfasi al concetto di “oppiofobia” che è un concetto atavico riguardante la paura degli oppiacei, soprattutto, di quelli forti come la morfina e il fentanyl da parte di molti operatori del pronto soccorso ma anche di chi opera nel pre-ospedaliero;  si cercherà, inoltre, di dare molto rilievo ai “primi soccorsi senza dolore” facendo tesoro delle raccomandazioni che, come lo stesso corso, hanno come obiettivo la riflessione sull’utilizzo di analgesici e farmaci per la sedazione del paziente, quando necessari, per eliminare o comunque diminuire il più possibile il dolore. Noi come SIS 118 abbiamo prestato attenzione a tutti questi problemi, abbiamo lavorato per 2-3 anni insieme alle altre società per formulare queste raccomandazioni e in SIS 118 stiamo stilando un programma di corsi per la gestione del dolore in fase preospedaliera ed organizzare una rete di coordinatori regionali che si facciano carico della promozione di tali corsi.”

Il documento, pubblicato su Minerva Anestesiologica, è stato pensato prima di tutto dagli anestesisti della Siaarti e poi ampliato con il contributo di altre società: Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza (SIMEU), Italian Resuscitation Council (IRC), Società Italiana di Anestesia Rianimazione Emergenza e Dolore (SIARED), Società Italiana Sistema 118 (SIS118), Associazione Italiana per lo Studio del Dolore (AISD), Società Italiana di Chirurgia d’Urgenza e del Trauma (SICUT). Tali raccomandazioni suggeriscono anche di pianificare con cura il regime analgesico (tipo di farmaco, dose e via di somministrazione) per una efficacia ottimale.

L’analgesico pre-ospedaliero ideale dovrebbe essere facile da usare, sicuro, efficace e con una prevedibile dose-risposta, a rapida insorgenza e breve durata d'azione.  In caso di forte dolore (NRS 7-10) la raccomandazione è di somministrare oppiacei; la morfina, il fentanyl e il tramadolo endovena sono ugualmente efficaci in un ambiente pre-ospedaliero (Livello B ).

Viene, inoltre, sottolineato che l’uso preventivo del paracetamolo IV fornisce una buona analgesia e riduce il consumo di morfina e gli eventi avversi correlati e che, in un ambiente preospedaliero, è possibile anche garantire un’efficace analgesia utilizzando la ketamina (Livello D).

Il Dott. Bussani ha preseguito l’intervista a Pharmastar sottolineando che: “Le raccomandazioni tengono conto delle evidenced-based, in quanto i farmaci vanno saputi utilizzare, come nel caso della morfina in cui bisogna essere in grado di titolarla in base alla soglia del dolore. Vengono, inoltre, considerati anche i quadri clinici particolari come ad esempio la donna gravida o il bambino. Sono delle raccomandazioni, questo vuol dire che si suggeriscono tutta una serie di farmaci per ogni problematica e si sconsigliano altri, ma ogni medico dovrà essere in grado di utilizzarli nella giusta maniera.”

Emilia Vaccaro

Savoia G. et al. Italian Intersociety Recommendations (SIAARTI, SIMEU, SIS 118, AISD, SIARED, SICUT, IRC) on Pain Management in the Emergency Setting. Minerva Anestesiol 2014 May 22
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