Nei pazienti con lombalgia cronica associata a discopatia attiva, una singola iniezione intradiscale di glucocorticoidi riduce la sintomatologia dopo un mese dalla somministrazione. E' quanto mostrato dai risultati di uno studio randomizzato pubblicato su Annals of Internal Medicine, in cui gli autori sottolineano come tale effetto diminuisca nel tempo e quindi necessita di maggiori analisi.
Lombalgia cronica, è sufficiente una singola iniezione intradiscale di glucocorticoidi?
Nei pazienti con lombalgia cronica associata a discopatia attiva, una singola iniezione intradiscale di glucocorticoidi riduce la sintomatologia dopo un mese dalla somministrazione. E’ quanto mostrato dai risultati di uno studio randomizzato pubblicato su Annals of Internal Medicine, in cui gli autori sottolineano come tale effetto diminuisca nel tempo e quindi necessita di maggiori analisi.
"Il mal di schiena cronico è una causa comune di disabilità a lungo termine," hanno scritto gli autori, dell’Università Sorbona di Parigi, nello studio. "La sfida oggi è identificare sottogruppi di pazienti con lesioni specifiche causali che potrebbero beneficiare di terapie mirate."
Precedenti studi supportano l’utilizzo di trattamenti che colpiscono l’infiammazione locale, come l'iniezione intradiscale di glucocorticoidi, ma mancano ampi studi clinici di alta qualità sull'efficacia a breve termine delle iniezione intradiscali di glucocorticoidi in pazienti con lombalgia cronica con discopatia attiva.
Lo studio prospettico, a gruppi paralleli, in doppio cieco, randomizzato, controllato è stato condotto in tre centri di cura terziari in Francia per valutare l'efficienza di una singola iniezione intradiscale di glucocorticoide (25 mg di prednisolone acetato) in 135 pazienti affetti da lombalgia cronica con discopatia attiva evidenziata anche dalla risonanza magnetica (MRI).
I ricercatori hanno confrontato l'efficacia di una singola iniezione intradiscale di glucocorticoidi durante la discografia (n=67) con la sola discografia (n=68) per valutare l'intensità del dolore dopo un mese.
L'intensità del dolore è stata misurata su una scala numerica a 11 punti che va da 0 (assenza di dolore) a 100 (massimo dolore) con incrementi di 10 punti. I partecipanti hanno segnalato la gravità del loro mal di schiena 48 ore prima dell'intervento e dopo uno, tre, sei e 12 mesi.
Il risultato primario era la proporzione di pazienti con bassa intensità di dolore alla schiena, inferiore a 40, nelle 48 ore precedenti e 1 mese dopo l'intervento.
I dati hanno mostrato che i pazienti trattati con una singola iniezione intradiscale di glucocorticoidi hanno indicato una bassa intensità di dolore alla schiena, inferiore a 40, rispetto a quelli del gruppo di controllo a un mese dopo l'intervento (55,4% vs 33,3%; differenza di rischio assoluto, 22,1 punti percentuali [95 % CI, da 5,5 a 38,7 punti percentuali]; p=0,009).
Dopo 12 mesi, non vi era alcuna differenza di intensità di dolore lombare tra il gruppo di trattamento e il gruppo di controllo.
Inoltre, la persistente discopatia attiva alla risonanza magnetica a 12 mesi, le limitazioni specifiche per l’attività della colonna vertebrale, la qualità della vita connessa alla salute, l'ansia e la depressione, lo stato di occupazione e l'uso di analgesici e farmaci anti-infiammatori non steroidei a uno e 12 mesi non erano statisticamente differenza tra i gruppi.
I ricercatori hanno concluso che l’efficacia delle iniezione intradiscali di glucocorticoide come un possibile trattamento per la lombalgia cronica associata a discopatia attiva è discutibile, data la mancanza di beneficio a lungo termine.
In un editoriale correlato, il dr. David J. Kennedy, della Stanford University, e il dr. Bryon J. Schneider, della Vanderbilt University, hanno espresso un giudizio positivo su questo studio, sottolineando che gli autori hanno analizzato un trattamento specifico per una specifica causa di lombalgia.
“Gli autori sono da lodare-hanno scritto nell’editoriale il dr. Kennedy e il dr. Schneider- in quanto hanno evitato un errore comune negli studi sul dolore: l'uso della media dei risultati nelle popolazioni in cui il dolore non ha una distribuzione normale, omogenea. Invece, i ricercatori hanno seguito le raccomandazioni del National Institutes of Health e hanno riportato risultati per categoria per tenere conto in modo appropriato dei responder e dei non responder. Per quanto riguarda l'esito primario, i pazienti che hanno ricevuto l'iniezione intradiscale di glucocorticoidi avevano una probabilità maggiore rispetto a quelli del gruppo di controllo di ottenere un punteggio del dolore inferiore a 40 dopo 1 mese. Nonostante questo risultato positivo, gli autori hanno molto temperato le loro conclusioni, sottolineando la mancanza di beneficio sostenuta a 12 mesi in un'analisi secondaria. Diversi fattori chiave devono essere considerati quando si interpretano questi risultati”.
In conclusione, una singola iniezioni intradiscale di glucocorticoidi si è mostrata efficace di lenire il dolore a livello lombare in soggetti con lombalgia attiva in modo significativo rispetto al controllo nel breve periodo, dopo un mese dalla somministrazione; dopo un anno dal trattamento però l’effetto svanisce. Servono ulteriori studi per indagare meglio nel lungo periodo questa terapia.
Nguyen C. et al. Intradiscal Glucocorticoid Injection for Patients With Chronic Low Back Pain Associated With Active Discopathy: A Randomized Trial. Ann Intern Med. 2017 Mar 21. doi: 10.7326/M16-1700.
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Kennedy DJ and Schneider BJ. The Challenges of Research on Interventions for Low Back Pain. Ann Intern Med. 2017 Mar 21. doi: 10.7326/M17-0556.
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