La Commissione europea ha approvato caplacizumab per il trattamento degli adulti affetti da porpora trombotica trombocitopenica acquisita (aTTP), un raro disturbo della coagulazione del sangue. Il farmaco, che costituisce il primo trattamento disponibile per questa grave condizione, sarà messo in commercio con il marchio Cablivi. E' stato sviluppato da Ablynx, un'azienda Sanofi.
Porpora trombocitopenica acquisita, approvazione europea per caplacizumab
La Commissione europea ha approvato caplacizumab per il trattamento degli adulti affetti da porpora trombotica trombocitopenica acquisita (aTTP), un raro disturbo della coagulazione del sangue. Il farmaco sarà messo in commercio con il marchio Cablivi. E' stato sviluppato da Ablynx, un'azienda Sanofi.
Diretto contro il fattore von Willebrand (vWF), Cablivi è il primo farmaco basato sulla tecnologia Nanobody di Ablynx a ricevere l'approvazione europea ed è il primo agente terapeutico specificamente indicato per il trattamento di questa condizione patologica.
aTTP è un disturbo autoimmune della coagulazione del sangue potenzialmente letale, caratterizzato da un'estesa formazione di coaguli in piccoli vasi sanguigni presenti in tutto il corpo, che porta a trombocitopenia, ischemia e danni d'organo diffusi, soprattutto a livello cerebrale e cardiaco.
Attualmente, non esistono prodotti autorizzati per il trattamento della malattia e, nonostante il trattamento con scambio plasmatico (PEX) e l'immunosoppressione, i pazienti rimangono a rischio di complicanze trombotiche, recidive e decessi.
Il potenziale clinico di caplacizumab nell'affrontare questo bisogno insoddisfatto è stato dimostrato in 220 pazienti con aTTP, che hanno partecipato agli studi di fase II di TITAN e nel trial di fase III di HERCULES. I dati dello studio TITAN sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine nel febbraio 2016 e i risultati positivi di HERCULES sono stati presentati al 59° Meeting Annuale della American Society of Hematology (ASH) nel dicembre 2017.
Il farmaco sarà messo a disposizione dei pazienti attraverso Sanofi Genzyme, il business delle cure specialistiche di Sanofi, e farà parte della nuova franchise di malattie rare del sangue che sarà lanciata nel 2019 e che includerà anche i trattamenti Bioverativ per l'emofilia A e B (gli ex farmaci di Biogen)
Cosa è e come funziona il caplacizumab
Caplacizumab è un farmaco anti VWF che sfrutta la tecnologia ‘nanobody’ che ha ricevuto la designazione di medicinale orfano in Europa e negli Stati Uniti nel 2009. I nanobodies sono una nuova classe di proteine terapeutiche proprietarie basate su frammenti di anticorpo che contengono le proprietà strutturali e funzionali uniche degli anticorpi presenti in natura.
Caplacizumab blocca l'interazione dei multimeri ultra-large VWF con le piastrine e, pertanto, ha un effetto immediato sull'adesione delle piastrine e sulla conseguente formazione e accumulo dei microtrombi che causano trombocitopenia grave, ischemia tissutale e disfunzioni d'organo nei pazienti con aTTP. Questo effetto immediato del caplacizumab protegge il paziente dalle manifestazioni della malattia, mentre il processo di fondo della malattia si risolve.
Gli studi registrativi che hanno portato all'approvazione
L'efficacia e la sicurezza del caplacizumab, in aggiunta allo scambio plasmatico (PEX) e all'immunosoppressione, sono state dimostrate negli studi di fase II TITAN e di fase III HERCULES.
Nello studio HERCULES, il trattamento con caplacizumab in aggiunta allo standard di cura ha portato a una risposta significativamente più breve alla conta piastrinica (p<0.01), una riduzione significativa della morte correlata all'atTTP, la ricorrenza di atTTP, o almeno un evento tromboembolico importante durante il trattamento farmacologico in studio (p<0.0001), e un numero significativamente più basso di ricorrenze di atTTP nel periodo di studio complessivo (p<0.001).
È importante sottolineare che il trattamento con caplacizumab ha portato a una riduzione clinicamente significativa dell'uso di PEX e della durata della degenza nell'unità di terapia intensiva (ICU) e nell'ospedale, rispetto al gruppo placebo.
Inoltre, caplacizumab previene le malattie refrattarie e ha un impatto positivo sulla normalizzazione dei marcatori di danno agli organi (lattato deidrogenasi, troponina cardiaca e creatinina sierica).
Il caplacizumab ha un profilo di sicurezza favorevole, coerente con il suo meccanismo d'azione. Nel gruppo caplacizumab non sono stati riportati decess negli studi TITAN e HERCULES, mentre per il gruppo placebo sono stati riportati due decessi nello studio TITAN e tre nello studio HERCULES.
È in corso uno studio di follow-up triennale (NCT02878603) sui pazienti che hanno completato lo studio HERCULES, che valuterà ulteriormente la sicurezza e l'efficacia a lungo termine del caplacizumab e dell'uso ripetuto di caplacizumab, oltre a caratterizzare l'impatto a lungo termine dell'aTTP.
Negli Stati Uniti, la Food and Drug Administration (FDA) ha designato il caplacizumab per il trattamento dell'aTTP nel luglio 2017 e nel 2018 è prevista la presentazione di una domanda di licenza per prodotti biologici (BLA), in pratica la domanda di registrazione.
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