Il Chmp dell’Ema ha dato parere positivo per l’approvazione di apremilast per il trattamento della psoriasi e dell’artrite psoriasica. Sviluppato dalla biotech Celgene, il farmaco agisce come inibitore selettivo della fosfodiesterasi 4 (PDE4) ed è attivo per via orale. Una volta approvato in via definitiva, sarà messo in commercio con il marchio Otezla.
Più specificamente, il farmaco ha ricevuto il via libera preliminare per il trattamento della psoriasi cronica a placche da moderata a grave in pazienti adulti che non hanno risposto, o che presentano controindicazioni o che sono intolleranti ad un’altra terapia sistemica, compresi ciclosporina, metotrexato o psoralene combinato con ultravioletti A (PUVA).
La seconda indicazione approvata preliminarmente si riferisce all’impiego in monoterapia o in associazione a farmaci antireumatici che modificano l’evoluzione della malattia (DMARD, Disease Modifying Antirheumatic Drugs), per il trattamento dell’artrite psoriasica in fase attiva in pazienti adulti con risposta inadeguata o che sono risultati intolleranti a una precedente terapia a base di DMARD.
Apremilast è il primo inibitore orale della fosfodiesterasi 4 (PDE4), un enzima chiave nella risposta infiammatoria. E’ una “small molecule” orale che inibisce l'attività della fosfodiesterasi 4 (PDE4) e modula la produzione di molteplici mediatori pro ed anti-infiammatori, tra cui il TNF-α, IL-23, IL-10 e altre citochine.
Apremilast è il primo e unico inibitore PDE4 approvato per il trattamento della psoriasi a placche. La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle derivante da una risposta immunitaria incontrollata. Colpisce più di 125 milioni di persone in tutto il mondo.
L'approvazione di apremilast si è basata principalmente sui dati di sicurezza ed efficacia provenienti da due studi multi-centrici, randomizzato, in doppio-cieco, placebo-controllati - ESTEEM 1 e 2 – condotti in pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a grave. Negli studi ESTEEM, il trattamento con apremilast ha comportato miglioramenti significativi e clinicamente rilevanti nella psoriasi a placche come misurato dai punteggi PASI alla settimana 16.In entrambi gli studi si è osservato un miglioramento clinico misurato dai punteggi sPGA.
Nel programma PALACE, che costituisce la base per il parere positivo del Chmp per l’uso di apremilast in artrite psoriasica, il trattamento ha comportato miglioramenti significativi e clinicamente rilevanti nei segni e sintomi di artrite psoriasica, come misurato dall’indice ACR-20 modificato (un miglioramento del 20 per cento dei criteri di attività della malattia secondo l'American College of Rheumatology) a 16 settimane, endpoint primario dello studio.
I pazienti in apremilast hanno mostrato un miglioramento in più manifestazioni della malattia specifiche per l'artrite psoriasica, quali articolazioni tumefatte e dolenti, così come dattilite, entesite e funzione fisica generale.
Nei due programmi di fase III, PALACE e ESTEEME, la risposta clinica di apremilast è stata mantenuta fino alla settimana 52 , misurata attraverso numerosi end point.
Nel corso di questi studi clinici di fase III, le reazioni avverse più comunemente riportate sono state diarrea, nausea, infezioni del tratto respiratorio superiore, cefalea tensiva e cefalea.
Queste reazioni avverse sono state per lo più da lieve a moderata. Le reazioni avverse gastrointestinali in genere si sono verificati entro le prime due settimane di trattamento e di solito si sono risolte entro quattro settimane. Durante la fase degli studi clinici controllata con placebo, il tasso di eventi avversi cardiaci, gravi infezioni, incluse le infezioni opportunistiche e tumori maligni, era comparabile tra i gruppi trattati con placebo e apremilast.
Ema
Apremilast, parere UE positivo per psoriasi e artrite psoriasica
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