Il Chmp dell'Ema ha dato parere positivo all'approvazione di asenapina (Sycrest, Merck & Co.) per la terapia degli episodi maniacali da moderati a severi associati al disturbo bipolare di tipo I. Il panel di esperti, invece, non ha raccomandato l'impiego del farmaco quale trattamento per la schizofrenia. Lo scorso mese di agosto, l'Fda ha approvato il farmaco per entrambe le indicazioni (disturbo bipolare e schizofrenia).
Il disturbo bipolare di tipo I è un disturbo psichiatrico grave ad andamento cronico, che causa periodi alternanti di depressione e di aumento dell'attività e irrequietezza, pensieri rapidi e parlare veloce, comportamento impulsivo e una ridotta necessità di dormire.
L'opinione degli esperti si basa su un programma di sviluppo clinico che ha coinvolto oltre 3mila pazienti.
La decisione finale dell'Ema, che normalmente conferma il parere dei propri esperti, è attesa per il terzo trimestre del 2010.
Asenapina, che viene somministrata in forma di compresse sublinguali a dissolvimento rapido, è uno psicofarmaco caratterizzato da un rapporto di affinità recettoriale esclusivo. Il farmaco dimostra una elevata affinità nei confronti dei recettori per la serotonina, adrenergici, dopamina, istamina, e per i recettori muscarinici dell'acetilcolina. Nei confronti di questi recettori il farmaco si comporta come un antagonista.
Asenapina ha un favorevole profilo di tollerabilità, caratterizzato dal ridotto o nullo aumento di peso corporeo e dall'assenza di rischio cardiovascolare.
Schering-Plough aveva ottenuto il farmaco nel novembre del 2007, grazie all'acquisizione Organon Biosciences, la società farmaceutica ceduta da Akzo Nobel per 16 miliardi di dollari.
Ema