AstraZeneca e Bristol-Myers Squibb hanno reso noto che l'Fda e l'Ema hanno ufficialmente accettato il deposito del dossier registrativo del nuovo antidiabetico dapagliflozin per il quale è stata chiesta l'indicazione nel diabete di tipo 2.
Se sarà approvato, il farmaco costituirà il primo di una nuova classe di farmaci antidiabetici, gli inibitori selettivi del SGLT2 (cotrasportatore di sodio-glucosio), farmaci che agiscono indipendentemente dai livelli di insulina. Gli inibitori dell'SGLT2 agiscono facilitando l'eliminazione del glucosio dai reni, riportando così la glicemia verso la normalità.
Il dossier registrativo comprende i dati di uno sviluppo clinico molto articolato consistente che comprende circa 40 studi che hanno arruolato oltre 6mila pazienti. Il dossier comprende an che i dati sulla sicurezza cardiovascolare del farmaco, così come richiesto dalla nuova normativa dell'Fda, entrata in vigore dopo il caso rosiglitazione.
Informazioni sugli inibitori del SGLT2
I reni hanno un ruolo chiave, finora sottovalutato, nella regolazione generale dei livelli di glucosio nell'organismo. Di solito, in individui sani, i reni filtrano un alto volume di glucosio e ne riassorbono la quasi totalità. Il riassorbimento del glucosio è necessario per l'accumulo di calorie, ma diventa controproducente nel diabete di tipo 2. Nei pazienti affetti da questo tipo di diabete che soffrono di iperglicemia, i reni filtrano e riassorbono una maggiore quantità di glucosio, nonostante il fatto che tale processo di ritenzione contribuisca a mantenere l'iperglicemia.
Col passare del tempo, una protratta iperglicemia porta a glucotossicità, la quale causa il peggioramento dell'insulino-resistenza e contribuisce al malfunzionamento delle cellule beta del pancreas. Il livello di iperglicemia protratta è direttamente collegato a complicazioni diabetiche microvascolari e può anche contribuire e complicazioni marcrovascolari. In tal modo, l'iperglicemia sembra perpetuare un circolo vizioso di effetti deleteri che rendono più difficile il controllo del diabete 2 e ne inaspriscono le complicanze.
I reni filtrano in continuazione il glucosio attraverso i glomeruli; tuttavia esso viene quasi completamente riassorbito. Una proteina denominata SGLT2 è responsabile per la maggior parte del riassorbimento del glucosio, aiutando l'organismo a trattenere il glucosio per il suo fabbisogno energetico. Per i pazienti affetti da diabete, la ritenzione di un eccesso di glucosio attraverso tale meccanismo, contribuisce al persistere dell' iperglicemia. Bloccando l'attività del SGLT2, si inibisce il riassorbimento del glucosio a livello renale, causandone l'escrezione nelle urine.
Ema