Il National Institute for Health and Clinical Excellence ha pubblicato una raccomandazione preliminare favorevole all’impiego di denosumab per certi pazienti oncologici il cui tumore abbia dato luogo a metastasi ossee.
La decisione è stata accolta favorevolmente dai pazienti, specie quelli con tumore alla prostata. La raccomandazione potrà trovare applicazione purchè Amgen fornisca il farmaco al prezzo scontato che è stato concordato con il Nice. Adesso, le parti in causa (medici, pazienti azienda) possono commentare le raccomandazioni preliminari del Nice. Hanno tempo fino al prossimo 24 aprile.
Nel documento preliminare il Nice raccomanda denosumab quale trattamento dei pazienti con tumore al seno, alla prostata e altri tumori solidi per prevenire la comparsa di fratture patologiche, compressione midollare, ipercalcemia, invasione con soppressione midollare e altri effetti sistemici. Questi eventi in letteratura sono definiti come Skeletal-Related Events e sono una delle conseguenze delle metastasi ossee.
Una volta che le cellule tumorali si sono stabilite nelle ossa, interferiscono con la struttura ossea, provocando spesso dolore, fratture e altre complicazioni che possono pregiudicare significativamente la salute dell’uomo.
Gli eventi scheletrici e il dolore hanno dimostrato in diversi studi di peggiorare in maniera significativa la qualità di vita del paziente, riducendone l'autonomia funzionale e peggiorando lo stato psico-emozionale dello stesso. Inoltre sono ormai chiare le evidenze cliniche di una correlazione diretta tra eventi scheletrici ed incremento della mortalità nel tumore della mammella, della prostata, del polmone e nel mieloma multiplo.
Documento del Nice
Ema
Dal Nice via libera preliminare a denosumab nelle metastasi ossee
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