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Dermatite atopica: dal CHMP parere positivo (accelerato) per dupilumab

Con ben due mesi di anticipo sui tempi standard, il Chmp dell'Ema ha espresso parere favorevole per l'autorizzazione alla commercializzazione di dupilumab, raccomandandone l'approvazione in Europa per l'utilizzo in pazienti adulti con dermatite atopica da moderata a grave, candidati alla terapia sistemica. La raccomandazione anticipata degli esperti dell'agenzia regolatoria europea sottolinea il forte potenziale clinico del farmaco che va ad inserirsi in una patologia con elevati unmet medical need.

Con ben due mesi di anticipo sui tempi standard, il Chmp dell’Ema ha espresso parere favorevole per l’autorizzazione alla commercializzazione di dupilumab, raccomandandone l’approvazione in Europa per l’utilizzo in pazienti adulti con dermatite atopica da moderata a grave, candidati alla terapia sistemica.

La raccomandazione anticipata degli esperti dell’agenzia regolatoria europea sottolinea il forte potenziale clinico del farmaco che va ad inserirsi in una patologia con elevati unmet medical need.

Dupilumab è il primo biologico per il trattamento della dermatite atopica e la risposta al farmaco è davvero efficace e soprattutto veloce, manifestandosi già dopo a prima iniezione. Infatti bastano 2 settimane di trattamento per vedere risultati concreti.  La risposta sul prurito, che rappresenta il sintomo principale e più invasivo della patologia, è molto buona. Va anche sottolineata la capacità del farmaco di mantenere la sua efficacia nel tempo: sono già disponibili gli studi clinici che hanno valutato gli esiti a un anno, a breve saranno divulgati anche i dati a più lungo termine.

La decisione finale della Commissione Europea in merito alla richiesta di autorizzazione alla commercializzazione è attesa nei prossimi mesi. Negli Stati Uniti, il farmaco è già approvato per il trattamento di adulti con dermatite atopica da moderata a grave, non adeguatamente controllata con trattamenti topici, oppure quando questi trattamenti non siano indicati.

Le persone con le forme moderate e gravi di dermatite atopica devono affrontare ogni giorno sintomi intensi, talvolta insopportabili, con un grande impatto sulla loro qualità di vita. Quello più importante è il prurito. Si tratta di un sintomo persistente, devastante, che non lascia dormire e che crea forte stress e nervosismo. Spesso, infatti, le persone con dermatite atopica da moderata a grave presentano seri disturbi del sonno, associati spesso ad ansia e depressione a causa della malattia. 
Il prurito si inserisce in un circolo vizioso: compaiono manifestazioni pruriginose sulla pelle che portano la persona a grattarsi e, quindi, ad aumentare le escoriazioni e l’infiammazione. La cute peggiora il suo stato e la voglia di grattarsi aumenta. Tutto questo ha un forte impatto sulla qualità di vita dei pazienti.

Oltre al prurito intenso, le eruzioni cutanee della dermatite atopica possono essere accompagnate da secchezza, screpolature, arrossamenti e lesioni della pelle, a volte accompagnate da essudazione superficiale e infezioni.

Come funziona dupilumab
Dupilumab è un anticorpo monoclonale umano, specificamente disegnato per inibire l’attività di due proteine chiave, IL-4 e IL-13.  Le due citochine giocano un ruolo chiave nell'avvio e nel mantenimento della risposta immunitaria delle cellule T helper di tipo 2 (Th2), responsabili della reazione alla base della dermatite atopica.

Come si presenta il farmaco
Una volta approvato, dupilumab sarà disponibile in una siringa preriempita, per auto-somministrazione del paziente con un’iniezione sottocutanea ogni due settimane. Il farmaco potrà essere utilizzato con o senza corticosteroidi topici.

Gli studi a supporto della domanda di registrazione di dupilumab
Il parere del Chmp si basa sugli studi del programma clinico internazionale LIBERTY AD, inclusi gli studi SOLO 1, SOLO 2, SOLO-CONTINUE, CHRONOS e CAFÉ. Questi studi raccolgono i dati di circa 3mila pazienti adulti con dermatite atopica da moderata a grave non adeguatamente controllata con trattamenti topici o immunosoppressori, oppure quando questi trattamenti non erano indicati.

Due studi hanno valutato il farmaco in monoterapia in pazienti con dermatite atopica moderata e grave trattati con crema emolliente, la terapia di base per tutti i pazienti. I partecipanti sono stati randomizzati a ricevere dupilumab o placebo una volta alla settimana o una volta ogni due settimane.

A 16 settimane, questi studi hanno dimostrato che i pazienti rispondevano bene a dupilumab, passando dalla condizione di gravità a quella che si chiama “clear skin” o quasi “clear skin”, ovvero assenza di lesioni, con una diminuzione importante del prurito. Inoltre, più della metà dei soggetti trattati con il farmaco raggiungeva una riduzione dello score EASI pari al 75% o più.

Oltre agli studi in monoterapia, è stato condotto uno studio randomizzato in doppio cieco con tre gruppi di trattamento in pazienti trattati con corticosteroidi topici. Questi pazienti sono stati randomizzati a ricevere o meno dupilumab una volta alla settimana - o una volta ogni due settimane - per 52 settimane.

Anche in questo studio i pazienti trattati con dupilumab hanno mostrato una riduzione del carico di malattia, raggiungendo l’EASI 75 in una percentuale elevata. Questi risultati erano evidenti già dalla seconda settimana di trattamento e sono stati mantenuti per 52 settimane.

Per quanto riguarda la sicurezza, i pazienti trattati con dupilumab presentavano un’incidenza di eventi avversi inferiore rispetto al placebo, con una diminuzione delle infezioni cutanee. L’effetto collaterale più importante osservato negli studi era la congiuntivite, che però era piuttosto lieve e legata alla patologia di base. Questo evento avverso non è stato causa di sospensione del trattamento.

Sviluppi futuri di dupilumab
Negli ultimi anni si è sempre più compreso come l’atopia sia un problema con impatto sistemico, in grado di coinvolgere organi diversi: facile da comprendere considerando che la dermatite atopica può essere il primo passo di quella che viene definita “marcia atopica”, con successivo sviluppo di asma e allergie alimentari e respiratorie.

“Si tratta di patologie su base genetica in cui la stimolazione di fattori ambientali può far innescare l’attivazione della risposta immunitaria dei linfociti TH2”, spiega Paola Morosini, Medical Lead Immunology di Sanofi Genzyme Italia.  “Dupilumab agisce inibendo l’azione delle citochine da parte di questi linfociti, e modulando la reazione del sistema immunitario. Abbiamo già dimostrato l’efficacia del farmaco nella dermatite atopica e lo stiamo studiando in altre patologie su base atopica come l’asma da moderato a grave e la poliposi nasale associata a sinusite cronica, che fanno parte della cosiddetta “marcia atopica”. E’ da poco finito uno studio di Fase III in pazienti con asma da moderata a grave e aspettiamo di poter valutare i risultati per depositare all’EMA la richiesta di approvazione del farmaco per questa indicazione. Inoltre, è già in corso lo studio di fase III in pazienti con poliposi nasale. Quello che tengo a sottolineare è l’impegno dell’Italia nello sviluppo del farmaco. Infatti, diversi centri clinici italiani hanno partecipato alle sperimentazioni sulla dermatite atopica e ora sono impegnati negli studi su queste altre due patologie”.