Ancora una volta il Nice ha respinto la domanda presentata da BayerHealthCare per la richiesta rimborsabilità per sorafenib (Nexavar) per la terapia del carcinoma epatocellulare, nonostante l'azienda avesse rimodulato gli schemi per il rimborso del farmaco. Questa bocciatura segue quella per il tumore al rene.
Lo scorso mese di maggio, Sorafenib aveva ricevuto dal Nice un primo parere negativo ma l'azienda sperava in un verdetto positivo dopo aver modificato i sistemi di pagamento del farmaco in modo da ridurre i costi a carico del National Health Service.
Sorafenib è uno dei farmaci più importanti per Bayer e l'azienda stima possa raggiungere vendite annue per circa 3 miliardi di dollari. Il farmaco è già stato approvato dagli enti regolatori internazionali per il tumore al rene e al fegato e l'azienda lo sta studiando anche per il tumore al polmone e alla mammella.
Il responsabile dell'associazione di pazienti britannica British Liver Trust, Alison Rogers, ha dichiarato: «Questa decisione rappresenta un duro colpo per i pazienti, che vedono svanire l'ultima speranza di un farmaco approvato che li possa aiutare a sopravvivere alcuni mesi in più».
Nel regno Unito nel 2006 i casi di tumore epatocellulare sono stati 3.108. Il carcinoma epatocellulare è la più comune forma di tumore al fegato, e conta per circa l'80-90% dei tumori primari al fegato.
Documenti del Nice
Ema