La Commissione europea ha approvato il nuovo antiaggregante (Brilique, AstraZeneca, il farmaco in Usa si chiamerà Brilinta) per la prevenzione degli eventi aterotrombotici in pazienti adulti con sindrome coronarica acuta (SCA). Secondo quanto dichiara l'azienda, il farmaco sarà disponibile nella maggior parte dei paesi europei solo nella seconda metà del 2011, dopo aver superato le necessarie negoziazioni per il prezzo e il rimborso.

L'approvazione europea si basa principalmente sui risultati dello studio PLATO, pubblicato nel 2009 sul NEJM e condotto su 18.624 pazienti con SCA per confrontare efficacia e sicurezza di clopidogrel e ticagrelor.

Dopo 12 mesi di terapia, l'incidenza dell'end point primario (decesso per eventi cardiovascolari, infarto miocardico, ictus) era risultata del 9,8% nel gruppo ticagrelor e del 11,7% nel gruppo clopidogrel ( hazard ratio 0,84; intervallo di confidenza al 95% 0,77-0,92; P<0,001). Il tasso di mortalità per ogni causa è risultato ridotto del 22% nel gruppo ticagrelor (4,5%, vs. 5.9% P<0,001).

L'endpoint di efficacia era caratterizzato da una riduzione statisticamente significativa dei decessi per eventi cardiovascolari (4,0% vs. 5,1%, p = 0,001) e per attacchi cardiaci (infarto miocardico, IM) (5,8% vs. 6,9%, p = 0,005), senza mostrare differenze sull'ictus (1,5% vs. 1,3%, p = 0,22).

Ticagrelor è il primo antipiastrinico sperimentale che dimostri, nei pazienti con SCA, una riduzione del numero di decessi per cause cardiovascolari rispetto a clopidogrel.
Nessuna differenza è stata osservata nell'incidenza di sanguinamenti maggiori: 11,6% nel gruppo ticagrelor e 11,25 nel gruppo clopidogrel, P=0,43).

Ticagrelor è il primo antagonista reversibile del recettore P2Y12 dell'adenosina difosfato che si trova sulla superficie delle piastrine. Appartiene a una classe chimica denominata ciclo-pentil-triazolo-pirimidine (CPTP) Il farmaco è chimicamente distinto dalle tienopiridine (ticlopidina, clopidogrel e prasugrel) che, al contrario, sono inibitori irreversibili del recettore  P2Y12.

L'attività farmacologica di ticagrelor determina l'inibizione delle piastrine e la conseguente riduzione degli eventi trombomebolici. Inoltre, ticagrelor agisce direttamente sul recettore P2Y12 (non cioè attraverso dei metaboliti, come nel caso delle tienopiridine): ciò riduce il rischio di interazioni farmacologiche. Il farmaco ha un'azione farmacologica molto rapida che si manifesta entro 2 ore ed essendo un inibitore reversibile ha una durata di azione di circa 12 ore. Il farmaco richiede una somministrazione bid.

Meccanismo della formazione del coagulo e farmaci antipiastrinici
Le piastrine sono piccole cellule ematiche presenti in circolo che favoriscono la formazione del coagulo nel sangue. Quando vengono attivate da un danno alla parete dei vasi sanguigni, le piastrine rilasciano alcune sostanze chimiche, una delle quali è l'adenosina trifosfato (ADP). Quando l'ADP si unisce ai recettori presenti sulla superficie piastrinica, le piastrine si raggruppano (fenomeno chiamato anche aggregazione piastrinica), causando la formazione di un coagulo ematico o trombo.

Se un vaso sanguigno diretto al cuore viene bloccato da un trombo, si verifica un evento cardiovascolare, come un attacco cardiaco (infarto miocardico, IM) o un forte e prolungato dolore al petto (angina instabile, AI). Se invece viene bloccata un'arteria diretta al cervello, si verifica un ictus. Gli agenti antipiastrinici agiscono interrompendo il processo di attivazione del recettore dell'ADP, impedendo alle piastrine di aggregarsi.