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L'Agenzia Europea raccomanda gel antisettico per infezioni neonatali in paesi in via di sviluppo. Successo di partnership GSK e Save the Children

Il Comitato per i Medicinali ad uso umano (CHMP) dell'Agenzia Europea del Farmaco (Ema) ha dato parere positivo per un gel antisettico a base di clorexidina per la prevenzione dell'onfalite (infezione del cordone ombelicale dei neonati) nei Paesi in via di sviluppo. Il gel è stato sviluppato congiuntamente da GSK e Save the Children nell'ambito di una partnership innovativa.

Il Comitato per i Medicinali ad uso umano (CHMP) dell’Agenzia Europea del Farmaco (Ema) ha dato parere positivo per un gel antisettico a base di clorexidina per la prevenzione dell’onfalite (infezione del cordone ombelicale dei neonati) nei Paesi in via di sviluppo.

Il gel è stato sviluppato congiuntamente da GSK e Save the Children nell’ambito di una partnership innovativa. Si tratta di una pietra miliare nella missione comune delle due organizzazioni per salvare le vite dei bambini nelle comunità più povere.

L’infezione è la principale causa di mortalità neonatale, e può essere causata dal passaggio di batteri nel corpo del piccolo che ha appena subito il taglio del cordone ombelicale. Si può verificare soprattutto nelle aree a basso reddito in Africa sub-sahariana e Asia, dove molte nascite si verificano a casa e materiale non sterile, come letame e cenere, può essere tradizionalmente usato sul cordone ombelicale.

Nel 2012 il rapporto di una Commissione delle Nazioni Unite ha identificato la clorexidina per la cura del cordone ombelicale come un trascurato ‘presidio salvavita di facile impiego’ che, se messo a disposizione con un accesso più ampio e impiegato appropriatamente, potrebbe potenzialmente salvare 422.000 vite di neonati in cinque anni.

In risposta, GSK ha lavorato per riformulare la soluzione antisettica del proprio collutorio Corsodyl in un gel (clorexidina gluconato in gel al 7,1%, equivalente al 4% di clorexidina), avvalendosi della competenza di Save the Children per raggiungere alcuni dei bambini più vulnerabili ed emarginati. La visione e la guida di Save the Children hanno informato le decisioni chiave nel programma di sviluppo.

La formulazione in gel è stata scelta e sviluppata per rimanere stabile a temperatura e umidità elevata, eliminando il bisogno della catena del freddo, per rendere più semplice la distribuzione alle comunità remote. Il gel è confezionato in bustine di stagnola monouso che possono essere aperte senza forbici. Le istruzioni disegnate sulla confezione e sulla bustina sono state realizzate per aiutare le madri analfabete ad applicare il gel in modo appropriato.

GSK inoltrerà alle Istituzioni regolatorie locali le richieste di autorizzazione per il gel nei Paesi a basso reddito con tassi di morte neonatale da moderati ad elevati, ovvero dove questo supporto è necessario. Se verrà approvato, il gel (nome commerciale Umbipro) verrà messo a disposizione da GSK ad un prezzo not-for-profit. GSK prevede una produzione iniziale di circa 6 milioni di bustine con la disponibilità ad aumentare la produzione stessa in base alla domanda globale, e condividerà la propria competenza produttiva con altre aziende interessate per metterle in condizione di realizzare il gel.

GSK e Save the Children hanno lanciato una partnership innovativa nel 2013. Questa collaborazione combina l’innovazione, le risorse e la conoscenza per favorire il miglioramento della vita e le prospettive per i bambini più emarginati e vulnerabili nel mondo. Questa partnership mira a salvare un milione di vite tra i bambini.

La missione della partnership è in linea con gli obiettivi globali compreso il nuovo Sustainable Development Goals, di ridurre le morti infantili prevenibili. Nel 2015, 5,9 milioni di bambini sono morti per cause prevenibili.

Dal 2013, la partnership ha raggiunto più di 1,3 milioni di bambini con vaccinazioni salvavita, trattamenti e altri interventi.

La partnership ha consentito di proteggere più di 23.500 bambini sotto i cinque anni, di trattare oltre 125.000 bambini per malaria, diarrea e polmonite e di addestrare oltre 10.000 operatori sanitari per raggiungere alcuni tra i bambini maggiormente vulnerabili e ai margini e le loro comunità.