Il Comitato per i Prodotti Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA) ha analizzato le informazioni disponibili sulla sicurezza di efalizumab (Raptiva, Merck KGaA)  e ha concluso che allo stato attuale delle conoscenze i benefici del farmaco non superano più i rischi. L'EMEA ha quindi raccomandato la sospensione dell'autorizzazione alla commercializzazione del prodotto. I pazienti che attualmente stanno assumendo efalizumab non devono interrompere il trattamento drasticamente, ma devono consultare il proprio medico per concordare la terapia sostitutiva più adatta.

In Italia, secondo i dati Psocare i pazienti in terapia con efalizumab sono circa 1.800

Secondo il comunicato dell'Aifa "I medici non devono effettuare alcuna nuova prescrizione per Raptiva e devono rivedere il trattamento dei pazienti che attualmente stanno assumendo il farmaco in maniera da stabilire le alternative più appropriate in vista di una interruzione del trattamento con Raptiva.
I medici inoltre non devono interrompere il trattamento in maniera repentina per evitare una recidiva della malattia o una sua esacerbazione e devono accertarsi che i pazienti che hanno assunto Raptiva siano attentamente esaminati per sintomi neurologici e di infezione."
Raptiva è stato autorizzato nell'Unione Europea per il trattamento di pazienti adulti affetti da psoriasi cronica a placche da moderata a severa che non rispondono, hanno una controindicazione, o non possono assumere altre terapie sistemiche per la psoriasi quali ciclosporina, metotressato e PUVA (psoralene + raggi UVA).
Maggiori e più dettagliate informazioni sono reperibili nel Comunicato EMEA e nel documento di Domande e Risposte. Per permettere il graduale passaggio dei pazienti in terapia con Raptiva ad altre terapie, il farmaco in Italia rimane per ora in commercio fino all'emissione del provvedimento di sospensione definitivo da parte dell'Emea.
Efalizumab in Europa è stato autorizzato dal 2004 per la terapia della psoriasi a placche da moderata a severa nei pazienti adulti. Il farmaco è stato sviluppato da Genentech e in Europa viene commercializzato da Merck Serono, la divisione per farmaci da prescrizione innovativi di Merck KGaA, società globale farmaceutica e chimica.

L'Fda e l'Emea hanno ricevuto la comunicazione circa 3 casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) in pazienti che avevano assunto il farmaco (PML) confermati e un caso sospetto. Tre di questi pazienti sono deceduti.

La leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML, dall'inglese Progressive multifocal leukoencephalopathy), è una malattia virale rara e per lo più fatale caratterizzata da un danno progressivo e diffuso o da un processo di infiammazione della sostanza bianca cerebrale in posizioni multiple. La malattia insorge quasi esclusivamente nei pazienti che soffrono di grave immunodeficienza, come ad esempio in pazienti trapiantati in trattamento con immunosoppressori o pazienti affetti da AIDS.
A causare la PML è un particolare tipo di poliomavirus chiamato virus JC (JCV), dalle iniziali del paziente in cui fu per primo scoperto. Questo virus è presente nell'86% della popolazione, sebbene rimanga latente nella maggior parte dei casi e possa dare origine alla malattia soltanto nel momento in cui il sistema immunitario sia fortemente indebolito.
Comunicato dell'Emea