Mundipharma arriva per prima nella competizione su chi metterą in commercio il primo biosimilare del rituximab, l'anti CD-20 che ha rivoluzionato la cura di molte forme tumorali (linfomi, leucemie) e che si utilizza anche in reumatologia. Sviluppato dalla coreana Celltrion , il farmaco sarą messo in commercio da Mundipharma con il nome di Truxima.
L'Ema approva il primo biosimilare di rituximab
Mundipharma arriva per prima nella competizione su chi metterà in commercio il primo biosimilare del rituximab, l’anti CD-20 che ha rivoluzionato la cura di molte forme tumorali (linfomi, leucemie) e che si utilizza anche in reumatologia. Sviluppato dalla coreana Celltrion , il farmaco sarà messo in commercio da Mundipharma con il nome di Truxima.
A seguito dell’autorizzazione da parte di Ema, la rete di consociate indipendenti Mundipharma lancerà il primo biosimilare di rituximab in Regno Unito, Germania, Italia, Paesi Bassi, Belgio, Irlanda e Lussemburgo.
L’azienda produttrice, fa sapere che il biosimilare di rituximab costerà meno rispetto all’originator e potrà consentire l'accesso alle terapie oncologiche innovative al maggior numero di pazienti che ne abbiano necessità..
Rituximab è un anticorpo monocolonale chimerico murino/umano IgG1-kappa geneticamente modificato.
Dopo il lancio, nel 2015, di Remsima (infliximab biosimilare), Truxima è il secondo anticorpo monoclonale biosimilare ad essere distribuito e commercializzato dalla rete Mundipharma in Europa,
L'autorizzazione all'immissione in commercio del farmaco è stata concessa da Ema sulla base di un esercizio di comparabilità, che includeva sperimentazioni precliniche e cliniche. Tramite dati qualitativi, dati clinici e non clinici, è stato dimostrato che tutte le principali caratteristiche fisico-chimiche e le attività biologiche del biosimilare sono paragonabili a quelle del prodotto di riferimento.
Al pari dell’originator, il biosimilare di Mundipharma è stato autorizzato per tutte le indicazioni del biologico di riferimento, ossia per il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B, del linfoma follicolare, della leucemia linfatica cronica, dell’artrite reumatoide, della granulomatosi associata a poliangioite e della poliangioite microscopica.
Gli anticorpi monoclonali sono farmaci biologici e, come tali, si caratterizzano per la grandezza e complessità delle molecole, che vengono isolate da cellule viventi, di natura umana o animale, o da microrganismi. I medicinali biologici, fin dalla loro introduzione nel 1998, hanno consentito significativi miglioramenti nel trattamento dei tumori, ma il loro crescente impiego ha generato costi elevati a carico dei sistemi sanitari europei. Oggi, inoltre, in tempi in cui particolare attenzione è dedicata alla spesa sanitaria, anche le più recenti e innovative terapie oncologiche sono in competizione tra loro ai fini del loro finanziamento.
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