Via libera nell’Unione Europea alla combinazione in dose fissa orale di palonosetron più netupitant per la prevenzione della nausea e del vomito nei pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia.

Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea per i medicinali ha dato, infatti, parere positivo all’immissione in commercio del prodotto, che sarà indicato, in particolare, per la prevenzione della nausea acuta e ritardata e del vomito associati con la chemioterapia altamente emetogena a base di cisplatino e la chemioterapia moderatamente emetogena.

Netupitant è un antagonista selettivo del recettore della neurochinina 1 (NK1), mentre palonosetron è un antagonista del recettore serotoninergico 5-HT3. Questi due farmaci agiscono su quelli che si pensa siano pathway critici di segnalazione associati alla nausea indotta dal vomito e dalla chemioterapia.

L’emesi ritardata è risultata ampiamente associata con l'attivazione del recettore della NK1, appartenente alla famiglia delle tachichinine, recettori ampiamente distribuiti nel sistema nervoso centrale e periferico. Quando la sostanza P si lega a questi recettori e li attiva insorgono nausea e vomito, mentre l’attivazione dei recettori 5-HT3 ha dimostrato di stimolare selettivamente la risposta emetica.

La combinazione di netupitant e palonosetron, nota anche come NEPA, è stata già approvata negli Stati Uniti nell’ottobre scorso per la stessa indicazione, dopo che diversi studi clinici hanno mostrato che l'efficacia della combinazione era uguale o migliore rispetto a quella degli approcci standard attualmente in uso.

Palonosetron è stato approvato per la prima volta negli Stati Uniti nel 2008. Il farmaco previene la nausea e vomito durante la fase acuta della chemioterapia (entro le prime 24 ore), mentre netupitant, un nuovo farmaco, previene nausea e vomito sia durante la fase acuta e sia durante la fase ritardata (da 25 a 120 ore dopo l'inizio della chemioterapia).

Secondo quanto riferisce il Chmp, combinando netupitant con palonosetron si aumenta l'attività terapeutica, in particolare nella fase ritardata dell'emesi. Inoltre, si semplifica la terapia diminuendo il numero di singole somministrazioni necessarie. il che potrebbe, a sua volta, migliorare l'aderenza al trattamento.

L'efficacia della combinazione netupitant-palonosetron è stato stabilita in due studi clinici che hanno coinvolto 1720 partecipanti sottoposti a chemioterapia per curare un tumore.

I due trial, nei quali la nuova combinazione è stata confrontata testa a testa con palonosetron orale, hanno mostrato che i due farmaci abbinati sono più efficaci nel prevenire i sintomi rispetto al solo palonosetron.

Nel primo studio, i pazienti che non hanno avuto il vomito e non hanno richiesto nessun farmaco di salvataggio per la nausea sono stati più numerosi nel gruppo trattato con l'associazione rispetto al gruppo trattato con il solo palonosetron sia durante la fase acuta (98,5% contro 89,7%) sia durante la fase ritardata (90,4% contro 80,1%) della chemioterapia sia complessivamente (89,6% contro 76,5%). Nel secondo studio, i risultati sono stati simili.

Gli effetti indesiderati riportati più comunemente sono stati cefalea, astenia, affaticamento, dispepsia e costipazione.