In un documento finale, il National Institute for Health and Clinical Excellence si è espresso in maniera sfavorevole alla rimborsabilità da parte del Servizio sanitario britannico (Nhs) per cetuximab, bevacizumab e panitumumab quando utilizzati in pazienti con tumore metastatico del colon- retto che sia in progressione dopo la chemioterapia di prima linea.

Secondo Andrew Dillon, a capo del Nice, questa decisione che conferma una precedente raccomandazione preliminare resa nota lo scorso mede di settembre, riflette l’opinione dell’agenzia sul fatto che non vi siano evidenze sufficientemente robuste in questo setting. Il Nice, sottolinea Dillon, finora ha già raccomandato sei farmaci per questo tipo di pazienti in vari stadi della malattia.

Il cancro del colon-retto, anche noto come tumore dell’intestino, è caratterizzato dalla crescita incontrollata di cellule anomale all’interno del colon e del retto. In quasi tutti i casi, si ritiene che il tumore del colon-retto si sviluppi inizialmente da piccole escrescenze dette polipi, che possono formarsi a partire dalla mucosa del colon o del retto. Anche se la maggior parte dei polipi non evolve in una forma maligna, i polipi cancerizzati sono responsabili della maggioranza dei casi di tumore del colon-retto. Se diagnosticato precocemente, è quasi sempre possibile asportare il polipo maligno; tuttavia, spesso non esistono sintomi iniziali e il cancro può essersi già diffuso in altre parti del corpo (metastatizzazione) prima che sia diagnosticato.

La malattia, abbastanza rara prima dei 40 anni, è sempre più frequente a partire dai 60 anni, raggiunge il picco massimo verso gli 80 anni e colpisce in egual misura uomini e donne.

Il tumore del colon-retto è la seconda causa più comune di decesso per cancro fra tutti i tipi di tumore negli uomini e nelle donne in Europa ed è il terzo tipo di tumore più frequente al mondo, con oltre un milione di casi all’anno. Nel mondo, più di 600.000 persone muoiono ogni anno a causa della malattia.
Negli ultimi anni si è assistito a un aumento del numero di tumori, ma anche a una diminuzione della mortalità, attribuibile soprattutto a un'informazione più adeguata, alla diagnosi precoce e ai miglioramenti nel campo della terapia.

Comunicato del Nice