Il National Institute for Health Clinical Excellence, l'agenzia britannica che valuta l'efficacia e la convenienza dei farmaci e le cui indicazioni sono tenute in considerazione in tutto il mondo, ha dato parere favorevole alla rimborsabilità del nuovo anticoagulante rivaroxaban (Xarelto, Bayer).
A breve saranno disponibili le linee guida per l'utilizzo del farmaco.

Il farmaco è un nuovo inibitore diretto del Fattore Xa della coagulazione, da assumere once a day per via orale. Rivaroxaban è indicato per la "prevenzione del tromboembolismo venoso (TEV) nei pazienti adulti sottoposti a interventi di sostituzione elettiva di anca o di ginocchio".
Il farmaco, inoltre, è in fase di sviluppo clinico avanzato per un'ampia gamma di indicazioni per prevenire e trattare i coaguli di sangue.

Rivaroxaban è una nuova alternativa alle eparine a basso peso molecolare, farmaci che devono essere somministrati per via iniettiva. Nell'ampio programma di studi di fase III, che ha coinvolto complessivamente oltre 12.500 pazienti, il farmaco si è dimostrato più efficace di enoxaparina, l'attuale standard of care.
Rivaroxaban, rispetto al farmaco di confronto, ha ridotto l'end point principale (pazienti con tromboembolismo venoso e pazienti deceduti) del 49%-79%, a seconda degli studi.
La somministrazione orale in dose fissa e la non necessità di monitoraggio della coagulazione e della funzionalità epatica, rendono il farmaco particolarmente interessante.

Rivaroxaban è già stato lanciato in diversi paesi europei. In Usa, dove che sarà commercializzato congiuntamente da Bayer e Johnson & Johnson, il farmaco non è ancora stato approvato. Verrà valutato il prossimo 19 marzo da un comitato di esperto dell'Fda.
L'azienda stima che, una volta ottenute tutte le indicazioni, il farmaco possa generare un fatturato annuo di circa 2 miliardi di euro