Gastroenterologia ed epatologia

Malattie infiammatorie intestinali, le cure pre-concezionali riducono le recidive

Le donne gravide e con malattia infiammatoria intestinale (IBD) che si sottopongono a cure, specifiche per la malattia, prima del concepimento riducono il rischio di recidive durante la gravidanza, aumentando la cessazione del fumo e l'aderenza ai farmaci, secondo i risultati di uno studio prospettico pubblicato su Clinical Gastroenterology and Hepatology.

Le donne gravide e con malattia infiammatoria intestinale (IBD) che si sottopongono a cure, specifiche per la malattia, prima del concepimento riducono il rischio di recidive durante la gravidanza, aumentando la cessazione del fumo e l'aderenza ai farmaci, secondo i risultati di uno studio prospettico pubblicato su Clinical Gastroenterology and Hepatology.
Le donne con malattia infiammatoria intestinale (IBD) possono avere convinzioni errate circa la loro malattia e le cure specifiche in relazione alla gravidanza. 
In questo studio sono stati analizzati gli effetti delle cure pre-concezionali (PCC) sul comportamento delle pazienti durante la gravidanza, sulle ricadute di malattia durante la gravidanza e su eventuali problemi nel nascituro.
"In generale, l'obiettivo della cura pre-concezionale nelle pazienti con malattia infiammatoria intestinale è quello di identificare e modificare i fattori di rischio medici e comportamentali che possono influenzare i risultati nella madre durante il corso della gravidanza", hanno scritto i ricercatori. 
In particolare, la PCC per le pazienti con IBD comporta l’educare la paziente sull'importanza di concepire nei periodi di malattia quiescente, regolando il farmaco usato per le IBD in modo da essere compatibile con la gravidanza, e promuovendo consigli sulla salute generale, come l'assunzione di acido folico, l‘astensione dal fumo e dall'alcol.
Per determinare gli effetti delle cure (con l’accezione sopra descritta) prima della gravidanza nelle donne con malattia infiammatoria intestinale, i ricercatori hanno considerato 155 donne in gravidanze e 132 donne con IBD che avevano ricevuto PCC presso l’Erasmus MC-University Medical Center di Rotterdam, nei Paesi Bassi. I dati relativi all’andamento della gravidanza e al post-partum di queste donne sono stati confrontati con quelli di 108 donne con IBD (162 gravidanze totali) che si erano rivolte alla clinica dopo che erano rimaste incinte. 
La cura preconcezionale era composta da una sessione educativa con un medico,della durata di 30-45 minuti e 3 mesi di visite di follow-up fino concepimento.
I risultati hanno mostrato che le pazienti che avevano ricevuto le cure prima della gravidanza erano più giovani (età media, 29,7 vs 31,4 anni; p=0,001) e nella maggior parte dei casi erano al primo figlio (76,1% vs 51,2%; p=0,0001).
Le pazienti che avevano ricevuto PCC erano più propense ad aderire al farmaco per l’ IBD durante la gravidanza (OR aggiustato=5.69; 95% CI, 1,88-17,27), avevano un adeguato apporto di acido folico (AOR=5,26; 95% CI, 2,7-10,26 ) e avevano smesso di fumare (aOR=4,63; 95% CI, 1,22-17,55).
Queste donne avevano anche meno probabilità di ricaduta durante la gravidanza, a prescindere dalla durata della malattia e dall’attività della stessa prima del concepimento (AOR=0,51; 95% CI, 0,28-0,95), e avevano anche meno probabilità di avere bambini con basso peso alla nascita (AOR=0,08; 95% CI, 0,01-0,48).
Le donne che avevano ricevuto una terapia prima della gravidanza avevano anche una probabilità inferiore di partorire bambini di basso peso alla nascita.
"Questo studio supporta l'idea che la combinazione di educazione del paziente alla cura pre-concezionale e la successiva stretta sorveglianza è in grado di migliorare sia la gravidanza sia i risultati materni e fetali," hanno sottolineato il dr.Ryan A. McConnell e la dr.ssa Uma Mahadevan, della University of California, San Francisco, in un editoriale correlato.
"Tuttavia, la forza delle prove di questo studio è limitata dalla quantità di dati mancanti"; le informazioni sull’ attività di malattia sono state riferite solo dal 76% delle gravidanze nel gruppo sottoposto alla cura preconcezionale.
"Per diverse pazienti non è stata riportata l’attività della malattia; questo potrebbe annullare completamente i risultati positivi", hanno sottolineato i ricercatori, evidenziando che è importante replicare il dato in una popolazione con un follow-up migliore.
Gli esperti hanno anche precisato nel lavoro che i concetti chiave di “consulenza riproduttiva" dovrebbero essere incorporati nella regolare cura delle IBD, considerando la potenziale imprevedibilità della gravidanza.
EV


McConnell RA1, Mahadevan U2. The Birds, the Bees, and Inflammatory Bowel Disease: Preconception Care in Inflammatory Bowel Disease. Clin Gastroenterol Hepatol. 2016 Sep;14(9):1293-5. doi: 10.1016/j.cgh.2016.05.028. Epub 2016 Jun 2.
leggi

de Lima A. et al. Preconception Care Reduces Relapse of Inflammatory Bowel Disease During Pregnancy. Clin Gastroenterol Hepatol. 2016 Sep;14(9):1285-1292.e1. doi: 10.1016/j.cgh.2016.03.018. Epub 2016 Mar 18.
leggi