Gastroenterologia ed epatologia

Malattie infiammatorie intestinali, vedolizumab sicuro ed efficace anche nell'anziano

L'anticorpo monoclonale vedolizumab è sicuro ed efficace anche nella popolazione anziana con malattie infiammatorie intestinali. Questo è quanto emerge da un piccolo studio real life pubblicato su Inflammatory Bowel Diseases.

L’anticorpo monoclonale vedolizumab è sicuro ed efficace anche nella popolazione anziana con malattie infiammatorie intestinali. Questo è quanto emerge da un piccolo studio real life pubblicato su Inflammatory Bowel Diseases.
Vedolizumab (VDZ) è un anticorpo monoclonale a selettività intestinale. Il suo innovativo meccanismo d’azione, infatti, si basa sull’inibizione selettiva dei linfociti che transitano e vengono reclutati nell’intestino infiammato. 
Nei pazienti anziani è stata studiata la sicurezza e l'efficacia di agenti biologici, come anti-TNF.
Analoghe informazioni non sono disponibili per VDZ.
Per tale motivo un gruppo di ricercatori americani, dell’Università della Florida, hanno studiato l’efficacia e la sicurezza di VDZ in pazienti anziani (età superiore ai 60 anni) con colite ulcerosa (UC) e malattia di Crohn (CD).
Tutti i pazienti adulti con malattia infiammatoria intestinale afferenti al Florida hospital Inflammatory Bowel Disease Center e alla University of Florida Gainesville sono stati trattati con VDZ da agosto 2014 a dicembre 2015.
Alle settimane 14 e 52 e fino al momento dell'ultimo follow-up, è stata eseguita la valutazione dell'attività della malattia per i pazienti con CD utilizzando l’indice di Harvey-Bradshaw.
Per i pazienti con UC, è stato calcolato il punteggio parziale Mayo, un versione del Mayo Score semplificata a 9 punti (remissione definita come punteggio uguale o inferiore a 2 e nessun sottopunteggio superiore a 1)
Gli eventi avversi sono stati classificati come gravi se hanno determinato l'interruzione del VDZ, ospedalizzazione o decesso. 
Le infezioni sono state classificate come gravi se hanno richiesto l’uso di antibiotici o la sospensione del VDZ, ospedalizzazione o decesso. 
Sono stati identiticati un totale di 29 pazienti (41,4% uomini) con malattie infiammatorie intestinali (10 UC e 19 CD) che avevano iniziato la terapia con VDZ dopo i 60 anni (media 67,1±5,3 anni).
Tra i 10 pazienti con UC, colite estesa è stata osservata in 8 (80%) e colite del lato sinistro è stata osservata in 2 (20%) pazienti. 
Tra i 19 pazienti con CD, 15 (78,9%) avevano coinvolgimento del colon con o senza coinvolgimento ileale, mentre 4 (21,1%) pazienti avevano solo coinvolgimento ileale. Precedente anti-tumorale
La terapia con altri anti-TNF era stata utilizzata in 20/29 pazienti (68.9%). I 9 pazienti rimanenti (31,1%) erano naive agli anti-TNF. La mediana clinica del follow-up è stata di 30 settimane (25-56).
La velocità cumulativa di progressione verso la chirurgia dopo 12 mesi di terapia di mantenimento era del 10,3%: proctocolectomia totale con ileostomia dell’estremità per malattia refrattaria (n=2) e resezione ileocolonica per attività persistente della malattia (n=1). 
Non è stata evidenziata alcuna reazione da infusione.
Quattro pazienti (13,8%) hanno sperimentato reazioni avverse, tra cui polmonite in 1 paziente con UC, Clostridium difficile in 1 paziente con CD, e sintomi simil-influenzali (sindrome muscolo-scheletrico caratterizzata da mialgie e artralgie diffuse, che richiede l'interruzione della terapia). 
VDZ è stato interrotto in 3 pazienti.
In conclusione, questo studio evidenzia che vedolizumab è sicuro ed efficace anche nella popolazione anziana nel mondo reale. Lo studio è di piccole dimensioni per cui i dati andranno confermati in trial più estesi.
Navaneethan U. et al. Vedolizumab Is Safe and Effective in Elderly Patients with Inflammatory Bowel Disease. Inflamm Bowel Dis. 2017 Apr;23(4):E17. doi: 10.1097/MIB.0000000000001071.