Neurologia e Psichiatria

ASSESS, primo studio di superiorità testa-a-testa tra fingolimod vs glatiramer acetato #AAN2019

Fingolimod a un dosaggio di 0,5 mg/die ha mostrato un'efficacia superiore rispetto al glatiramer acetato nel ridurre l'attività di malattia nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente (RRMS). È quanto emerge dai risultati dello studio di fase 3b ASSESS, riportati a Philadelphia durante l'incontro annuale dell'American Academy of Neurology (AAN).

Fingolimod a un dosaggio di 0,5 mg/die ha mostrato un'efficacia superiore rispetto al glatiramer acetato nel ridurre l'attività di malattia nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente (RRMS). È quanto emerge dai risultati dello studio di fase 3b ASSESS, riportati a Philadelphia durante l'incontro annuale dell'American Academy of Neurology (AAN).

La dose ottimale di fingolimod è stata appunto di 0,5 mg una volta al giorno in base ai risultati dello studio ASSESS, che ha anche valutato una dose giornaliera di fingolimod di 0,25 mg rispetto a una dose giornaliera di 20 mg di glatiramer acetato.

Gli eventi avversi osservati con fingolimod erano coerenti con il profilo di sicurezza stabilito del farmaco immunomodulatore, secondo il ricercatore principale Bruce Cree, dell'UCSF Weill Institute for Neurosciences, dipartimento di neurologia, University of California, San Francisco. «Credo che questo sia il primo studio di superiorità testa-a-testa con glatiramer acetato» ha detto.

Fingolimod 0,5 mg ha dimostrato un'efficacia superiore rispetto al placebo e all'interferone beta-1a negli studi precedenti di fase 3 – ha ricordato Cree - ma i confronti testa a testa rispetto alle terapie modificanti la malattia possono aiutare a informare le decisioni terapeutiche nella pratica clinica.

Il verdetto in base al tasso di recidiva annualizzato
Lo studio randomizzato, a tre bracci, ha incluso 12 mesi di trattamento in cieco per la dose e 3 mesi di follow-up. I ricercatori hanno arruolato 1.054 pazienti con RRMS, di cui circa il 74% erano donne e con età media di 40 anni, ha detto Cree nella sua presentazione.

Il tasso di recidiva annualizzato, ovvero l'endpoint primario dello studio, era 0,153 per il braccio fingolimod 0,5 mg contro 0,258 per il braccio glatiramer acetato 20 mg, con una riduzione relativa del 40,7% (p = 0,013), ha riferito il neurologo.

Al contrario, ha proseguito, il tasso di recidiva annualizzato all'interno del braccio fingolimod 0,25 mg era 0,221, ossia non statisticamente differente rispetto a glatiramer acetato.

Il braccio fingolimod 0,5 mg era comunque superiore al braccio glatiramer acetato in relazione a un certo numero di endpoint radiografici al mese 12, compreso il conteggio delle lesioni T2 nuove o di recente ampliamento, la variazione del volume delle lesioni T2, la conta delle lesioni T1 positive al gadolinio e il volume delle lesioni T1 positive al gadolinio, ha specificato Cree.

Profili di sicurezza a confronto
Gli eventi avversi e gli eventi avversi gravi sono stati di entità "come attesa" in tutti e tre i gruppi di studio, ha specificato il ricercatore. La sicurezza osservata con fingolimod era coerente con i dati precedentemente disponibili per fingolimod 0,5 mg e il profilo di sicurezza della dose inferiore da 0,25 mg sembrava essere paragonabile alla dose da 0,5 mg.

Gli eventi avversi con fingolimod erano "in gran parte anomalie di laboratorio", che si sono verificate più frequentemente nei bracci fingolimod, ha detto Cree. Sebbene ci fosse un apparente effetto dose-dipendente tra le dosi da 0,25 mg e 0,5 mg, la percentuale complessiva di pazienti con bassa conta dei globuli bianchi o aumento degli enzimi epatici era bassa, ha aggiunto.

La bradicardia - ha affermato Cree - è stata "non frequente" in entrambi i gruppi fingolimod nelle osservazioni di prima dose, sebbene si siano verificato nuovamente con un effetto dose-dipendente.

In particolare, lo studioso ha riportato bradicardia in due pazienti (0,5%) nel gruppo fingolimod 0,25 mg e quattro (1,2%) nel gruppo fingolimod 0,5 mg, mentre il numero di pazienti che hanno necessitato di ricoveri notturni era uno (0,3%) e cinque (1,5% ) nei gruppi 0,25 e 0,5 mg, rispettivamente.

Anomalie degli enzimi epatici sono state la principale causa di interruzione di fingolimod, mentre al contrario, l'ipersensibilità al farmaco e le reazioni al sito di iniezione hanno portato a interruzioni nel braccio glatiramer acetato, ha concluso.

A.Z.

Cree B et al. AAN 2019, Abstract 56.009.
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