I dati presentati in occasione del Congresso internazionale sull'epilessia tenutosi a Istanbul mostrano che il trattamento con perampanel può ridurre in modo significativo la frequenza delle crisi sia nei pazienti con crisi tonico-cloniche con generalizzazione primaria (GTC) (frequenza delle crisi ridotta del 62,3% rispetto al 31,7% del placebo), sia nei pazienti con epilessia a esordio parziale (a sei mesi l'8,6% dei pazienti non presentava crisi). [1],[ 2] 

Nei pazienti con crisi GTC a generalizzazione primaria, la somministrazione di dosi incrementali di perampanel nel corso di 4 settimane può ridurre il numero di crisi GTC del 62,3% rispetto al placebo (31,7%), e consente di ottenere un tasso di risposta maggiore.[1]  Lo studio di Fase III in doppio cieco ha utilizzato il modello farmacodinamico per descrivere e prevedere i rapporti tra l'esposizione a perampanel e gli outcome in termini di crisi in un paziente maschio tipo che non assumeva induttori enzimatici anti-epilettici concomitanti.[1] 

Nei pazienti con crisi a esordio parziale, i dati mostrano che perampanel aumenta i tassi di risposta e di permanenza in terapia quando utilizzato come trattamento aggiuntivo.[2] In un aggiornamento ad interim di uno studio sulla normale pratica clinica, a sei mesi l'8,6% dei pazienti non presentava crisi e il 32,9% aveva risposto al trattamento.[2] In questo studio perampanel aveva ulteriormente ridotto la frequenza delle crisi GTC dal 27,2% al 17,6% nei pazienti di età pari o superiore a 65 anni e nei pazienti che avevano provato cinque o più farmaci anti-epilettici.[2] 

"Questi risultati evidenziano che l'innovativo meccanismo di azione di perampanel produce una risposta eccellente in termini di frequenza delle crisi, quando associato a terapie anti-epilettiche esistenti, nei  tipi di epilessia più comuni," commenta Eugen Trinka, presidente del dipartimento di Neurologia, Christian Doppler Klinik, Paracelsus Medical University, Salisburgo.

Per garantire una corretta classificazione dei partecipanti, la revisione da parte di un gruppo indipendente ha eliminato il 29,9% dei pazienti dall'inclusione nello Studio 332 su perampanel, recentemente pubblicato.[3]  Si trattava del primo studio sulle crisi GTC a generalizzazione primaria che avesse fatto ricorso a una revisione esterna per questo scopo.[3] 

Perampanel è una terapia orale caratterizzata da un semplice regime di titolazione e attualmente indicata per il trattamento aggiuntivo di crisi a esordio parziale, con o senza generalizzazione secondaria, nei pazienti epilettici dai 12 anni di età e come terapia aggiuntiva nel trattamento delle crisi tonico-cloniche generalizzate in pazienti di età pari o superiore a 12 anni affetti da epilessia generalizzata idiopatica (NB quest'ultima indicazione non è ancora rimborsata dal SSN in Italia).[4] Perampanel è l'unico farmaco anti-epilettico approvato ad agire in modo selettivo sui recettori AMPA, una proteina presente nel cervello che svolge un ruolo essenziale nella diffusione delle crisi.[5]  Questo meccanismo di azione è diverso da quello di altri farmaci anti-epilettici attualmente disponibili.

In un'ulteriore analisi per sottogruppi di uno studio di Fase III, rufinamide ha dimostrato un'efficacia favorevole come trattamento aggiuntivo dei pazienti adulti affetti dalla sindrome di Lennox-Gastaut.[6] La variazione mediana rispetto al basale della frequenza delle crisi era di -31,5% per rufinamide rispetto a +22,1% per il placebo.[6] 

"Dal momento che la sindrome di Lennox-Gastaut spesso persiste in età adulta, o può avere un esordio tardivo in età adulta, questi dati sono promettenti e mostrano che rufinamide è efficace rispetto al placebo quando utilizzata come terapia aggiuntiva", afferma Pasquale Striano, Università di Genova, Istituto G. Gaslini.

Rufinamide è attualmente indicata nel trattamento aggiuntivo delle crisi associate alla sindrome di Lennox-Gastaut in bambini di età pari o superiore a quattro anni.[7] 
La sindrome di Lennox-Gastaut è una rara e grave forma di epilessia con insorgenza nell'infanzia e colpisce all'incirca 208.000 persone in Europa.[8] La gestione efficace della sindrome di Lennox-Gastaut e la compliance al trattamento sono di importanza vitale per i pazienti, in quanto la patologia è caratterizzata da un elevato numero di crisi, anche settanta al giorno.La patologia spesso persiste in età adulta e la maggior parte delle persone affette da questo tipo di epilessia presenta anche ritardo evolutivo, ritardo mentale e difficoltà di apprendimento da moderate a gravi, oltre a problemi fisiologici e comportamentali.
Bibliografia 
1. Krauss G et al. Abstract presented at IEC 2015. 
2. Villanueva V et al. Abstract presented at IEC 2015. 
3. French J.A et al. Abstracts presented at IEC 2015. 
4. Fycompa, Summary of Product Characteristics. Available at: http://www.medicines.org.uk/emc/medicine/26951/  (Accessed August 2015) 
5. Rogawski M et al. Revisiting AMPA receptors as an antiepileptic drug target. Epilepsy Currents 2011;11:56-63 
6. Striano P, McMurray R. Abstracts presented at IEC 2015 
7. Inovelon tablets Summary of Product Characteristics Available at: http://www.medicines.org.uk/emc/medicine/20165/SPC/  (Accessed May 2015) 
8. Rare Diseases.Org. Available at: https://rarediseases.org/rare-diseases/lennox-gastaut-syndrome/ (Accessed August 2015)

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