Neurologia e Psichiatria

Effetto dei cannabinoidi nella spasticità post-ictus: al via primo studio randomizzato in doppio cieco

Dopo una lunga fase preparatoria per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie, presso l'Unità Operativa Complessa di "Riabilitazione e Rieducazione Funzionale" dell'Ospedale Policlinico San Martino di Genova ha recentemente iniziato un importante studio in cui verrà valutata l'efficacia e la tollerabilità del farmaco nella spasticità post-ictus.

Il Sativex (associazione di tetraidrocannabinolo e cannabidiolo ad assorbimento transmucosale) è il principale farmaco non galenico a base di cannabinoidi disponibile in Italia. Indicato per il trattamento dei sintomi associati alla spasticità nei pazienti con sclerosi multipla, potrebbe trovare indicazione anche nei pazienti con spasticità esito di ictus, tuttavia non esistono ancora studi a riguardo.

Dopo una lunga fase preparatoria per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie, presso l'Unità Operativa Complessa di "Riabilitazione e Rieducazione Funzionale" dell'Ospedale Policlinico San Martino di Genova ha recentemente  iniziato un importante studio in cui verrà valutata l'efficacia e la tollerabilità del farmaco nella spasticità post-ictus.

L'ictus è la patologia neurologica che determina in assoluto la maggiore disabilità e la spasticità è una delle complicanze più frequenti. Per spasticità si intende un aumento del tono muscolare conseguente a lesione delle vie motorie localizzate nel sistema nervoso centrale. La spasticità determina la comparsa di posture anomale, retrazione muscolo-tendinea, dolore, spasmi e minore capacità di sfruttare la forza residua.

In questi casi, il trattamento di prima scelta è la tossina botulinica, che però presenta dei limiti: va somministrata tramite iniezione nel muscolo spastico, l'effetto ha una durata limitata, riduce la spasticità ma anche l'eventuale forza residua nel muscolo infiltrato e inoltre non è utilizzabile quando la spasticità interessa molti muscoli, a causa del rischio di effetti collaterali. L'alternativa alla tossina botulinica consiste in terapie che si assumono per os, come il baclofene. Queste presentato tuttavia numerosi svantaggi, tra cui l'effetto sedativo e la scarsa efficacia.

Il Sativex è uno spray ad assorbimento transmucosale orale e può agire sia sulla spasticità che sul dolore e riteniamo possa rappresentare una terapia utile, da usare in aggiunta alla tossina botulinica, in alternativa ai farmaci antispastici orali attualmente in commercio.

Abbiamo quindi organizzato il primo studio su scala mondiale per valutare l'effetto del farmaco nella spasticità post-ictus. Intendiamo reclutare 50 pazienti con spasticità esito di ictus da valutare in doppio cieco sia con il farmaco attivo che con placebo mediante un disegno crossover (ogni paziente assumerà prima il farmaco e poi il placebo o viceversa). La valutazione della spasticità verrà fatta non solo con scale cliniche e soggettive, ma anche con una misura neurofisiologica quantitativa e non invasiva messa a punto dal nostro gruppo di ricerca, basata sulla registrazione elettromiografica del riflesso da stiramento, fenomeno alla base della spasticità.

Siamo consapevoli che l'utilizzo di cannabinoidi in pazienti con aumentato rischio cerebrovascolare richiede particolari precauzioni. I cannabinoidi infatti possono agire sulla frequenza cardiaca, la motilità dei vasi arteriosi e quindi sulla pressione arteriosa. A seguito dell'assunzione di cannabinoidi sono stati riportati casi di aumentata mortalità cardiovascolare e ictus. Questi gravi eventi avversi sono tuttavia riportati in letteratura solo in casi di abuso, come per esempio nel caso della cannabis fumata.

Il Sativex stimola i recettori dei cannabinoidi CB1 e CB2 e nell'uso sui pazienti con sclerosi multipla non sono state evidenziate effetti collaterali importanti, tali da determinare rischio di morte o deficit irreversibili. Peraltro alcuni dati in letteratura suggeriscono un potenziale ruolo neuroprotettivo dei cannabinoidi. Per minimizzare il rischio cardiovascolare, l'inclusione nello studio è subordinato a una valutazione cardiologica preliminare e al monitoraggio domiciliare della pressione arteriosa.

Lo studio è stato già approvato dall'AIFA, dal Comitato Etico Regionale della Regione Liguria e dall'Ospedale Policlinico San Martino. Il protocollo inoltre è stato sottoposto a processo di revisione tra pari in cieco e pubblicato sulla rivista BMJ Open. Lo studio è parzialmente finanziato dall’azienda produttrice del farmaco.

E’ importante considerare i cannabinoidi alla stregua degli altri farmaci, mettendo da parte le idee preconcette che tendono a farli apparire soltanto come sostanza d’abuso. Detto questo è altrettanto importante sottolineare che, proprio in quanto farmaci, le modalità di prescrizione e assunzione devono essere attentamente valutate di caso in caso dal medico.


Lucio Marinelli
Ricercatore in neurologia
lucio.marinelli@unige.it


*Marinelli L et al. A randomised controlled cross-over double-blind pilot study protocol on THC:CBD oromucosal spray efficacy as an add-on therapy for post-stroke spasticity. BMJ Open. 2017 Sep 7;7(9):e016843. doi: 10.1136/bmjopen-2017-016843.