I nuovi anticorpi diretti contro il recettore del peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP) sono al centro dell'attenzione nel 59° congresso annuale de l’American Headache Society (8-11 giugno 2017, Boston, Usa). Per quanto riguarda uno di essi, erenumab, verranno presentati 19 abstract scientifici, inclusa una nuova analisi di uno studio registrativo che evidenzia l’efficacia di AMG 334 (erenumab) nei pazienti con 15 o più giorni mensili di emicrania (emicrania cronica) e una recente storia di medication overuse.
Al congresso verranno presentati anche i risultati dettagliati degli studi clinici STRIVE e ARISE, due studi di fase III con erenumab nei pazienti con 4-14 giorni mensili di emicrania.
Erenumab è un anticorpo monoclonale interamente umano specificamente concepito per bloccare in modo potente e selettivo il recettore del peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP, Calcitonin-Gene-Related-Peptide), che è un neuropeptide che si ritiene svolga un ruolo chiave nella mediazione del dolore invalidante dell’emicrania. Si ritiene che il CGRP svolga un ruolo critico nel mediare il dolore invalidante dell’emicrania. E' stato riportato che i livelli plasmatici di CGRP aumentano in concomitanza con l’insorgenza di un attacco, per tornare alla normalità quando l’attacco si risolve.
L’uso eccessivo di farmaci per il sollievo dal dolore acuto è comune tra le persone che soffrono di emicrania. Molti pazienti sono tuttavia scarsamente soddisfatti del trattamento ed entrano quindi in un circolo vizioso, continuando ad assumere una quantità sempre maggiore di farmaci specifici per l’emicrania acuta, cercando disperatamente di controllare i propri sintomi. Il 48% (274) dei pazienti arruolati nello studio clinico con erenumab nella prevenzione dell'emicrania cronica aveva una storia recente di medication overuse.
Perfino in questa popolazione di pazienti difficili da trattare, erenumab ha mostrato benefici significativi. Entrambi i dosaggi di erenumab (70 mg e 140 mg mg) hanno mostrato una riduzione significativa del numero di giorni mensili di emicrania, con una media di -6.6 giorni dal basale. Queste riduzioni sono state statisticamente significative (p <0,001 per entrambi i dosaggi) anche rispetto al placebo (-3,5 giorni). Inoltre, in entrambi i bracci di trattamento con erenumab (70 mg e 140 mg) è stata osservata una riduzione del numero di giorni di trattamento con farmaci sintomatici (di 5,4 giorni per il braccio con erenumab al dosaggio di 70 mg; 4,9 per il braccio con erenumab al dosaggio di 140 mg; 2,1 per il braccio con placebo, p <0,001).
Al congresso saranno presentati anche i risultati positivi a sei mesi dello studio STRIVE, con erenumab somministrato al dosaggio di 70 mg e di 140 mg e i risultati positivi a 3 mesi dello studio ARISE, con erenumab somministrato al dosaggio di 70 mg. I dati che verranno presentati hanno valutato la riduzione dei giorni mensili di emicrania e la percentuale di pazienti che hanno risposto ad erenumab. I risultati dello studio STRIVE sono stati sottomessi a una rivista peer-review in vista della loro pubblicazione.
Erenumab è attualmente in studio per la prevenzione dell’emicrania, sia episodica che cronica, e i dati dell’intero programma di sviluppo clinico e pre-clinico di erenumab supportano la domanda di registrazione che è stata sottomessa sia negli Stati Uniti che nell’Unione Europea come inibitore del recettore del CGRP nella prevenzione dell’emicrania. Nel corso dei quattro studi clinici di fase II e III controllati verso placebo, oltre 2600 soggetti sono stati esposti a erenumab. Inoltre, uno studio clinico di estensione è attualmente in corso per valutare l’efficacia e la sicurezza di erenumab con un’osservazione fino a 5 anni.
Novartis e Amgen co-commercializzeranno erenumab negli Stati Uniti. Amgen mantiene i diritti esclusivi di commercializzazione del farmaco in Giappone, mentre Novartis detiene i diritti nel resto del mondo.
Il programma di studi clinici con erenumab
In oltre 2500 soggetti, erenumab è stato ampliamente studiato in diversi studi clinici randomizzati, in doppio cieco e controllati verso placebo, condotti per valutare la sua sicurezza ed efficacia nella prevenzione dell’emicrania; inoltre, è attualmente in corso uno studio di estensione di 5 anni. Dopo lo studio iniziale di fase II di dose-finding, l’efficacia di erenumab nella prevenzione dell’emicrania è stata dimostrata in uno studio di fase II e in due studi di fase III. Il profilo di sicurezza di erenumab in tutti questi studi è stato paragonabile a quello del placebo.
Lo studio registrativo di fase II con erenumab nella prevenzione dell’emicrania cronica, presentato alla AHS
Questo studio registrativo di fase II della durata di 12 settimane è uno studio clinico, randomizzato, in doppio cieco, controllato verso placebo, condotto per valutare l’efficacia e la sicurezza di erenumab nella prevenzione dell’emicrania cronica (caratterizzata cioè da almeno 15 giorni mensili di mal di testa – di cui otto o più con emicrania – per più di tre mesi).6 Nel corso dello studio, 667 pazienti sono stati randomizzati a ricevere una volta al mese placebo per via sottocutanea o erenumab (al dosaggio di 70 mg o di 140 mg) secondo un rapporto 3:2:2. Al basale i pazienti presentavano una media di circa 18 giorni mensili di emicrania. L’end-point primario era rappresentato dalla variazione dei giorni di emicrania mensile tra il basale e le ultime 4 delle 12 settimane di trattamento in doppio cieco, nei pazienti con emicrania cronica (il numero di giorni con emicrania tra la settimana 9 e la 12).
Gli studi di fase III con erenumab nell’emicrania episodica
Lo studio STRIVE (NCT02456740) è uno studio clinico di fase III, della durata di 24 settimane, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato verso placebo, condotto per valutare la sicurezza e l’efficacia di erenumab nella prevenzione dell’emicrania episodica (caratterizzata da 4 fino a 14 giorni mensili con emicrania). 955 pazienti sono stati randomizzati a ricevere una volta al mese placebo per via sottocutanea o erenumab (al dosaggio di 70 mg o di 140 mg) secondo un rapporto di 1:1:1. I pazienti presentavano dai quattro a 14 giorni mensili di emicrania, con una media di 8,3 giorni mensili di emicrania al basale.11 L’endpoint primario era rappresentato dalla variazione media dei giorni mensili di emicrania rispetto al basale nel corso degli ultimi tre mesi della fase di trattamento in doppio cieco dello studio (mesi 4, 5 e 6).
Lo studio ARISE (NCT02483585) è uno studio clinico di fase III, della durata di 12 settimane, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato verso placebo, condotto per valutare la sicurezza e l’efficacia di erenumab nella prevenzione dell’emicrania episodica.12 Nell’ambito dello studio, 577 pazienti sono stati randomizzati a ricevere una volta al mese, per via sottocutanea, placebo o erenumab (al dosaggio di 70 mg), secondo un rapporto di 1:1.11,12 I pazienti arruolati nello studio ARISE presentavano dai 4 ai 14 giorni mensili di emicrania.12 L’endpoint primario era rappresentato dalla variazione del numero di giorni mensili di emicrania tra il basale e le ultime 4 delle 12 settimane di trattamento in doppio cieco, nei pazienti con emicrania episodica (il numero di giorni con emicrania tra la settimana 9 e la 12).
Neurologia e Psichiatria
Emicrania episodica e cronica, conferme per erenumab (anti CGRP) dal congresso American Headache Society
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