Neurologia e Psichiatria

Parkinson, alt a studi su tozadenant per questioni di sicurezza

La biotech americana Acorda Therapeutics ha reso noto di aver interrotto l'arruolamento di nuovi pazienti in due studi di sicurezza a lungo termine relativi a tozadenant, un nuovo farmaco per la malattia di Parkinson. La ragione della decisione è che sono emersi gravi problemi di sicurezza.

La biotech americana Acorda Therapeutics ha reso noto di aver interrotto l’arruolamento di nuovi pazienti in due studi di sicurezza a lungo termine relativi a tozadenant, un nuovo farmaco per la malattia di Parkinson.

La ragione della decisione è che sono emersi gravi problemi di sicurezza.L'azienda ha anche annunciato che nello studio di Fase 3 in corso per tozadenant è stata aumentata la frequenza di monitoraggio della conta delle cellule ematiche nei pazienti, portandolo a una volta alla settimana, dopo che sono stati segnalati casi di agranulocitosi (assenza di globuli bianchi) potenzialmente correlati con l’uso del farmaco, in alcuni casi associati con sepsi e decesso.

Il programma di Fase 3 comprende uno studio di efficacia e sicurezza (CL05) e due studi di sicurezza a lungo termine (estensione del CL05 e CL06).
Acorda Therapeutics è un'azienda biofarmaceutica fondata nel 1995, focalizzata sullo sviluppo di terapie che ripristinano la funzionalità e migliorano la vita delle persone con disturbi neurologici. Ha una pipeline di nuove terapie neurologiche per vari disturbi, tra cui il Parkinson e la sclerosi multipla. Acorda commercializza due terapie approvate dalla FDA, tra cui Ampyra (dalfampridina), farmaco per la sclerosi multipla in compresse a rilascio prolungato da 10 mg.

Tozadenant è un antagonista orale del recettore A2a dell’adenosina attualmente in Fase 3, da impiegarsi come trattamento supplementare alla levodopa in pazienti affetti da malattia di Parkinson per ridurre il tempo OFF. Gli antagonisti del recettore A2a hanno il potenziale per essere la prima nuova classe di farmaci approvati negli Stati Uniti per il miglioramento dei sintomi motori nella malattia di Parkinson in oltre 20 anni.

Lo studio clinico nel Parkinson
A seguito di uno studio clinico di Fase 2b, pubblicato su The Lancet nel 2014, Acorda sta conducendo uno studio di Fase 3 (CL05), in cui il tozadenant viene assunto per 24 settimane in aggiunta alle altre terapie per il Parkinson. Lo studio è condotto nell'ambito di uno speciale protocollo di valutazione della Fda e ha messo a confronto con placebo due dei bracci di trattamento, tozadenant 60 mg e 120 mg, selezionati dalla sperimentazione clinica precedente di Fase 2b. Lo studio sta valutando il miglioramento della funzione motoria e le attività di vita quotidiana nei malati di Parkinson mentre assumono tozadenant. I risultati dello studio sono attesi per il primo trimestre del 2018. Nell'aprile 2017 è stato avviato uno studio separato in aperto sulla sicurezza a lungo termine (CL06).

Includendo uno studio di Fase 2b condotto in precedenza, Acorda ha comunicato che finora 890 persone sono state esposte a tozadenant e 234 hanno ricevuto il placebo nello sviluppo clinico.

Complessivamente questo corrisponde a circa 300 pazienti all’anno esposti a tozadenant e 75 pazienti all’anno trattati con placebo.
Si sono verificati sette casi di sepsi, tutti nei gruppi di tozadenant, cinque dei quali sono stati fatali. Quattro dei casi di sepsi sono stati associati ad agranulocitosi, due non avevano conta dei globuli bianchi disponibili al momento dell'evento e uno aveva un alto numero di globuli bianchi.

«Abbiamo fatto questi passi nell'interesse della sicurezza dei pazienti negli studi su tozadenant, che è la nostra priorità assoluta», ha dichiarato Ron Cohen, Presidente e CEO di Acorda. «Compatibilmente con ulteriori contributi da parte del Data Safety Monitoring Board e della Fda, continuiamo a prevedere di riportare i risultati dell'efficacia e della sicurezza dello studio in doppio cieco di Fase 3 nel primo trimestre del 2018».

Le conseguenze per Acorda
Le azioni di Acorda sono crollate dopo la notizia, scendendo del 38% e attestandosi vicino a 17,50 dollari. Lo stock è stato peraltro molto fluttuante nel corso delle ultime 52 settimane, registrando un massimo di 33 dollari per azione e un minimo di 13,60 dollari.
In una recente conference call con gli analisti, il management ha fatto notare che non c'è uno schema nei problemi di sicurezza, e non ha presentato alcuna un'ipotesi che possa spiegare quanto stia accadendo.

L'analista di Jefferies, Michael Yee, in una nota ai clienti, ha scritto che a questo punto il rischio/beneficio di questo farmaco potrebbe rappresentare un ostacolo all’approvazione e che, anche se venisse approvato, il farmaco probabilmente riporterebbe sull'etichetta avvertenze o restrizioni importanti (monitoraggio settimanale, ecc.) che potrebbero comunque ostacolarne la diffusione commerciale.

Si tratta di una battuta d'arresto pesante per Acorda, che ha recentemente subito l’invalidazione di 4 dei 5 brevetti di AMPYRA, il principale motore del fatturato, aprendo la porta alla prossima competizione dei generici e mettendo a rischio quasi il 95% dei ricavi dell'azienda.
La decisione del tribunale ha indotto l’azienda a ridurre il proprio organico del 20% e ha spinto Scopia Capital Management, un importante azionista, a spingere per la vendita della società.

Lo scorso mese di agosto Acorda aveva subito una battuta d'arresto con un altro farmaco per la malattia di Parkinson Inbrija (levodopa in polvere per inalazione), quando la FDA ha rifiutato la nuova Drug Application della società.